La vicenda del debito (1 milione 251 mila euro) maturato dal Comune di Asti nei confronti dell’ATC, e riguardante la copertura dei versamenti relativi agli inquilini morosi colpevoli, ha avuto un’eco, ieri, in Consiglio Regionale. Angela Motta e altri consiglieri di maggioranza (Pd, Moderati e Rifondazione), insieme all’assessore Sergio Conti, si sono dichiarati contrari all’emendamento firmato dalla Lega e presentato da Mariangela Cotto, che puntava a inserire nella legge sull’edilizia popolare, in quel momento in discussione in aula, un apposito articolo per annullare il debito tra Comune e ATC.
“L’emendamento – dichiara la consigliera Motta – era chiaramente una mossa pensata per fini elettorali: una legge che regolamenta aspetti più generali validi per l’intero territorio piemontese non può contenere un articolo ad hoc su Asti. Meglio quindi, come ha dichiarato l’assessore Conti, valutare il contenuto dell’emendamento nell’ambito della Finanziaria piemontese e non della legge sulla casa”.
“Il Comune – sottolinea Angela Motta – ha gestito molto male questa vicenda: prima quasi ignorando il debito, poi mostrando i muscoli, fino ad arrivare a chiedere lo sfratto di oltre cento famiglie. L’emendamento proposto ieri in aula avrebbe proseguito in questo modo di agire che penalizza tutti i Comuni virtuosi e solidali che in questi anni hanno lavorato per trovare, con il buon senso e la pace sociale, una soluzione al problema degli sfratti e della casa. Senza contare che in questo modo non verrebbe riconosciuto il merito degli inquilini che hanno sempre pagato l’affitto regolarmente. Se una soluzione va trovata – conclude Motta – questa non può essere solo a favore del Comune di Asti, a scapito dell’ATC. Adesso, pur di risolvere questa vicenda mal gestita da altri, la Regione dovrà compensare il mancato pagamento di Asti, colpevole di non aver rispettato la legge, utilizzando fondi della Finanziaria, cioè risorse destinate a tutti i piemontesi”.