piccola media impresaNel terzo trimestre 2013, il sistema imprenditoriale piemontese si caratterizza per una sostanziale stazionarietà. Nel periodo luglio-settembre 2013, infatti, sono state 5.518 le aziende nate in Piemonte, a fronte delle 5.128 nuove iscrizioni registrate nel corso dello stesso trimestre del 2012. Al netto delle 5.422 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d’ufficio), il saldo è positivo per 96 unità (nel III trimestre 2012 era pari a +378 unità), dato che porta a 456.824 lo stock di imprese complessivamente registrate a fine settembre 2013 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi. Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +0,02%, inferiore sia rispetto a quello realizzato nello stesso periodo del 2012 (+0,08%) che alla media nazionale (+0,21%), ma in linea con quello registrato dal Veneto e dall’Emilia Romagna; la Lombardia si caratterizza, invece, per un maggior dinamismo. Si rileva, inoltre, come il tasso di crescita piemontese del III trimestre 2013 risulti il peggiore se raffrontato a quello registrato in ogni periodo luglio-settembre degli ultimi 5 anni. “I dati del terzo trimestre 2013 indicano come il tessuto imprenditoriale regionale stia cercando di resistere – commenta Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte –. La sostanziale stabilità deve essere, infatti, interpretata alla luce delle attuali difficoltà economiche, che le nostre aziende affrontano sempre più con fatica. Non possiamo più aspettare: il nostro intervento, congiuntamente con quello delle altre istituzioni, deve essere più che mai incisivo e tempestivo e rivolto soprattutto alle piccole imprese, per porre fine ad un’emorragia che sta minacciando la sopravvivenza stessa di un patrimonio di capitale umano e competenze che da sempre caratterizzano il sistema delle imprese piemontesi”. A livello provinciale, si riscontra una lieve crescita a Novara (+0,26%), Vercelli (+0,19%) e Verbano Cusio Ossola (+0,15%). Il capoluogo regionale e Biella si contraddistinguono per una sostanziale stabilità (rispettivamente +0,02% e +0,04%). Risultano, invece, inferiori al dato medio piemontese e di segno negativo i tassi di crescita registrati dalle altre realtà provinciali: -0,01% per Cuneo, -0,09% Alessandria e -0,21% Asti. Dall’analisi per classe di natura giuridica, si osserva come le altre forme (+4,38%) continuino a caratterizzarsi per tassi di crescita più sostenuti rispetto al dato medio regionale. Più contenuta, invece, la dinamica delle società di capitale (+0,49%) mentre risulta in contrazione la base imprenditoriale costituita dalle società di persone (-0,08%) e dalle imprese individuali (-0,23%). Valutando le variazioni trimestrali dello stock di imprese registrate per settori di attività economica, si osserva come soltanto i comparti del turismo, degli altri servizi e del commercio abbiano manifestato una performance positiva (rispettivamente, +0,54%, +0,35% e +0,17%); risulta, invece, negativa la variazione registrata dall’industria in senso stretto (-0,13%) dalle costruzioni (-0,20%) e dall’agricoltura (-0,91%).