Da sabato 18 maggio nelle piazze astigiane il Carroccio raccoglierà le firme per chiedere che il reato di clandestinità non venga abolito e per protestare contro l’ipotesi di introduzione dello ‘‘ius soli’’.
“’Con i tanti problemi che ci sono, la discussione sullo ius soli non e’ una priorità di questo governo”. Lo afferma il presidente della Regione Piemonte e Segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota. Secondo Cota, quella della ius soli ”e’ una presa di posizione ideologica”. 
”L’integrazione – osserva – non si fa attribuendo la cittadinanza a tutti. E’ una questione che passa dall’accettazione delle nostre regole e dalla capacità del nostro territorio di accogliere gli immigrati”. 
”Stabilire che non si può restare qui se non si e’ in regola – conclude a proposito della raccolta firme per il mantenimento del reato di clandestinità – e’ un modo per prevenire la criminalità organizzata oltre che gli sbarchi che sono ripresi in queste settimane”. Il Segretario Provinciale Andrea Giaccone ribadisce: “A mio modo di vedere la cittadinanza ‘facile’ è una presa di posizione fuorviante, non serve a favorire l’integrazione ma anzi può avere come effetto indiretto quello di riavviare gli sbarchi clandestini,; integrazione che invece deve passare per forza di cose dall’accettazione delle regole e della cultura dei territori ‘ospitanti’. In un momento di crisi economica profonda per il nostro paese non serve una  politica che dia l’immagine delle  porte aperte a tutti ma bensì occorre una maggiore controllo e di gestione dei flussi.
Ricordo inoltre che la normativa attuale –conclude Giaccone- prevede che gli stranieri nati in Italia e che vi abbiano risieduto legalmente fino alla maggior età possono già richiedere la cittadinanza italiana, quindi trovo del tutto sbagliato cambiare questa legge con una regola più permissiva.”