Alberto PastaIl partito guidato da Antonio Di Pietro ha lanciato a livello nazionale una raccolta firme per sottoporre quattro quesiti referendari al voto dei cittadini. I prime due riguardano il lavoro. Il primo punta ad abrogare le disposizioni del 2011 tramite el quali il Governo guidato da Silvio Berlusconi ha permesso la deroga ai contratti collettivi nazionali in favore di accordi territoriali o aziendali. Il secondo punta a ripristinare il dettato originale dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, modificato dalla riforma del mercato del lavoro ideata dall’attuale ministro del Welfare Elsa Fornero. “Con questo quesito – spiega Alberto Pasta, segretario astigiano Idv – puntiamo a combattere la mercificazione del lavoro voluta da questo Governo”. I due quesiti sul lavoro sono appoggiati da un fronte che comprende anche Sinistra Ecologia e Libertà, la Federazione della Sinistra e i Verdi. Idv proporrà autonomamente anche due quesiti contro la “casta politica”. Il primo punta ad abolire i rimborsi elettorali ai partiti (negli anni diventati di fatto un finanziamento pubblico), mentre il secondo chiede di eliminare la diaria giornaliera dei parlamentari. Questa voce nelle parole del segretario Pasta “ammonta a circa 3.500 euro mensili in aggiunta all’indennità di funzione”. Il primo banchetto per la raccolta delle firme si terrà sabato 13 ottobre al mattino in cima alla scalinata di piazza Campo del Palio e al pomeriggio sotto i portici Anfossi. L’Idv punta a chiudere la raccolta delle firme entro la fine dell’anno. L’eventuale consultazione elettorale non potrà però tenersi prima del 2014 a causa delle elezioni politiche nazionali previste per il prossimo anno. Michele Cascioli