Con l’approvazione del regolamento da parte della Giunta Regionale, è operativa la nuova legge sugli agriturismi. Riguarda una realtà importante della nostra regione.  Secondo i dati del censimento dell’agricoltura 2010,  in Piemonte l’agriturismo si sviluppa capillarmente sull’intero territorio. Nelle otto province le aziende agrituristiche sono 1068. Di queste 689 sono collocate in zone collinari, 206 in zone montane e 166 in pianura. A guidare la classifica per provincia è Cuneo, con 344 agriturismi; segue Torino, con 206, Asti con 176, Alessandria con 174, Novara con 57, Biella con 41, Vercelli e il Vco con 35 a testa. La superficie agricola utilizzata (SAU) è di 19.544 ettari su 24.704 ettari totali (SAT). Nelle aziende agrituristiche sono allevati quasi 10 mila capi di bestiame. il totale della produzione delle aziende agrituristiche vale oltre 76 milioni di euro.    Il regolamento dà attuazione alle prescrizioni dettate dalla legge. Fissa i criteri per l’uso dei fabbricati rurali, le modalità di verifica della prevalenza dell’attività agricola su quella di accoglienza, le norme sulla somministrazione di cibo e bevande e sulla ricettività, sulla messa a disposizione degli ospiti di piscine, palestre, centri benessere, sulle modalità di apertura, sui compiti di controllo dei Comuni.   Per quanto riguarda la valorizzazione dei prodotti dell’azienda e dell’agroalimentare piemontese, il regolamento prevede che gli alimenti e le bevande utilizzati nei pasti siano prodotti in azienda almeno per il 25%, e in aziende piemontesi in quantità tale da toccare, sommato ai prodotti propri, l’85%.  “La nuova legge regionale dà indirizzi e garanzie importanti a un settore significativo della nostra realtà economica, introducendo forti elementi di semplificazione e trasparenza”, commenta l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero. “Mi piace sottolineare  il peso che assume nel provvedimento la qualità e la valorizzazione dei prodotti agricoli della azienda, e il suo legame con il territorio circostante. Valorizzare qualità ed eccellenze locali è fondamentale se ci si vuole confrontare efficacemente con i territori italiani ed europei che puntano sulla cultura, sull’arte, sull’enogastronomia per attirare turisti da tutto il mondo”.