DierreDopo lo sciopero dei lavoratori organizzato nei giorni scorsi dalle Rsu aziendali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil con il quale si chiedeva un confronto con l’azienda per discutere dei contratti di solidarietà e per instaurare un rapporto di collaborazione sindacati – azienda più solido e presente, si aprono nuove prospettive alla Dierre di Villanova d’Asti. Fondata nel 1975, la Dierre è la società leader nel mondo nella produzione di porte blindate ed, in Italia, nella produzione e vendita di porte per interni e serramenti per esterni ma come quasi tutte le aziende che lavorano intorno al mercato immobiliare, crollato nel 2012 in un -30,5%, ha conosciuto la crisi economica. Ora il mercato della casa è in lento rialzo e ci sono prospettive migliori per il 2014. La prima notizia positiva, arrivata alla fine della scorsa settimana dall’azienda, dopo l’incontro con i sindacati è il rinnovo dei contratti di solidarietà per un altro anno, a partire dal 1° novembre,  più omogeneo perché allargato a tutta l’azienda. Il contratto di solidarietà è un accordo, stipulato tra l’azienda ed i sindacati, che ha per oggetto la diminuzione dell’orario di lavoro al fine di mantenere l’occupazione in caso di crisi aziendale e quindi di evitare la riduzione del personale, oltre a favorire nuove assunzioni attraverso una contestuale e programmata riduzione dell’orario di lavoro e della retribuzione. “Si vive la crisi insieme”, commenta Renato Di Trani della Cisl,  “l’azienda non licenzierà nessuno e cercherà di superare la crisi al meglio”. Notizie rassicuranti quindi per tutti i dipendenti ed i loro famigliari. “L’azienda anticiperà il trattamento della solidarietà e si sono condivise delle regole per la gestione del personale, con un dialogo costante con le Rsu per quanto riguarda i discostamenti da organizzazioni di lavoro che non prevedano l’omogeneità nell’usufruire della solidarietà. Ci sarà una critica mensile con le rsu per valutare quanta solidarietà è stata fatta e se ci sono state delle disomogeneità; in caso positivo queste saranno riadeguate nel mese successivo”. Dobbiamo comunque tenere conto che nel 2008 i dipendenti erano circa 980 ed ora sono intorno a 650. Questi numeri purtroppo riguardano quasi tutte le fabbriche del villanovese. A. M.