La Regione Piemonte ha annunciato nei giorni scorsi che riceverà dal governo 27 milioni di euro per attuare, tra quest’anno e il prossimo, misure aggiuntive di stabilizzazione e di politica attiva del lavoro e per il sostegno delle situazioni di maggiore difficoltà, con particolare riferimento ai settori della meccanica, dell’ICT e del tessile.
L’accordo che riguarda questi interventi straordinari del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione è stato firmato il 31 gennaio a Torino dal ministro del Lavoro e del Welfare, Maurizio Sacconi, e dall’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione professionale, Claudia Porchietto (guarda il filmato).
“Le risorse saranno finalizzate a misure innovative ed integrate – ha annunciato Porchietto -. I destinatari dell’accordo saranno 3000: l’intervento prevede servizi di inserimento per lavoratori fuoriusciti da aziende in crisi e formazione finalizzata alla riqualificazione”.
“Un ulteriore impulso alle politiche attive del lavoro con un accordo improntato al principio della leale collaborazione – ha osservato Sacconi -. Una nuova spinta che viene anche dal recente accordo di Mirafiori, che per Torino, per la sua industria e per tutto l’indotto è straordinariamente importante”.
Nel corso dell’incontro è stato anche annunciato l’accordo per lo stanziamento delle risorse per la cassa integrazione in deroga 2011. Lo scorso anno le domande presentate dalle imprese sono state 9.925, per un totale di oltre 33 milioni di ore e quasi 38.000 lavoratori coinvolti. Quelli effettivamente sospesi sono stati circa 29.000; dai consuntivi pervenuti, inoltre, solo il 34% della cassa richiesta risulta effettivamente utilizzata. Nel 2010 sono state inoltre autorizzate 1.115 domande di mobilità in deroga, presentate in gran maggioranza da apprendisti.
Nel biennio 2009-10 il Ministero del Lavoro ha assegnato al Piemonte per la gestione degli ammortizzatori in deroga 240 milioni. La Regione ha stanziato per parte sua 115 milioni, di cui 15 su fondi propri e 100 di risorse europee, suddivise equamente fra spese per politiche passive e attive. La Regione ha trasferito all’Inps per le politiche passive 28,4 milioni, e a breve verranno trasferiti ulteriori 20 milioni. Per le politiche attive sono stati finora impegnati a favore delle Province 40 milioni. Al 10 gennaio scorso i lavoratori coinvolti in percorsi di politica attiva – che, secondo gli indirizzi regionali, sono articolati, a seconda delle caratteristiche delle persone, in accoglienza, orientamento professionale, formazione professionale e accompagnamento al lavoro – sono stati 27.739 per una spesa complessiva di 14.750.000 euro. Quest’anno si prevede di proseguire gli interventi di politica attiva secondo le linee consolidate, migliorandone l’incisività in relazione alle effettive esigenze di sviluppo del sistema delle imprese con un più stretto raccordo con le parti sociali.