Si è tenuta ieri, in Commissione Agricoltura della Regione, l’audizione sulla proposta di legge, di cui è prima firmataria la consigliera Angela Motta, che punta alla promozione e all’utilizzo dei prodotti agricoli di origine piemontese nei servizi di ristorazione collettiva, ospitalità turistica e residenzialità socio assistenziale.

Giudizi positivi sul documento sono stati espressi da tutti i soggetti presenti: Anci Piemonte, Coldiretti, Confcooperative, Federconsumatori, Adoc, Assopiemonte DOP & IGP (associa i sei Consorzi di Tutela dei formaggi DOP del Piemonte). In particolare Assopiemonte, che rappresenta complessivamente 130 tra caseifici e stagionatori, ha insistito su una maggiore collaborazione tra associazioni dei produttori, mentre l’Adoc ha sottolineato la necessità di informare più approfonditamente i consumatori sull’acquisto dei prodotti.

Molto soddisfatta la consigliera Motta (PD): “Il pronunciamento positivo registrato oggi dimostra la sensibilità che si è ormai affermata su qualità del cibo, sicurezza alimentare e filiera corta: le stesse voci che costituiscono la spina dorsale della proposta di legge. Attendo ora che altri soggetti, non presenti alla seduta ma che si sono già espressi positivamente sul documento, facciamo pervenire i loro pareri scritti”.

Il testo di legge prevede appositi fondi per gli enti pubblici e i ristoratori: i primi, che si occupano di mense scolastiche e di refezione nelle case di riposo, dovranno comprare, nell’arco dell’anno, non meno del 50% di prodotti provenienti dalle aziende piemontesi; i secondi, che potranno fregiarsi di uno speciale contrassegno, almeno il 30%.

Nel frattempo la proposta di legge si prepara a tornare in Commissione Agricoltura per essere approvata. “La mia speranza – commenta la consigliera Motta – è che il testo possa passare in Consiglio Regionale entro la fine dell’anno, considerando che i fondi previsti (1 milione di euro) sono già stati inseriti dalla Giunta nella Finanziaria del 2008”.

L’audizione in Commissione Agricoltura ha riguardato anche un’altra proposta di legge sull’agricoltura biologica, firmata da Motta, e un secondo testo sulla filiera corta presentato da Rifondazione.