Grande partecipazione di pubblico all’incontro sul nucleare promosso dal Circolo Territoriale PD Alto Astigiano e dagli ECOlogisti DEMocratici a Castelnuovo Don Bosco giovedì scorso.

Il titolo del dibattito – L’atomo in cantina, il punto sul nucleare – giocava sulla sede dell’incontro, la cantina Terre dei Santi, e la nuova ribalta del nucleare dopo il lungo letargo dal referendum del 1987.

Angelo Tartaglia, professore di Fisica del Politecnico di Torino  e ingegnere nucleare, ha spiegato in modo semplice, ma preciso, quali sono i punti critici di una tecnologia che viene oggi presentata come la soluzione dei problemi energetici del nostro paese. Il problema della sicurezza, che pure esiste, è secondario.

Ciò che è emerso sono invece i costi reali del nucleare: “I dati sbandierati dai sostenitori – dicono gli organizzatori – non tengono in alcun modo conto degli elevatissimi costi di smantellamento delle centrali e di gestione delle scorie, che pure inevitabilmente ricadranno sui cittadini. In secondo luogo le centrali nucleari non consentiranno in alcun modo di emanciparci dalla dipendenza dal petrolio. Infatti la produzione delle centrali nucleari si limiterà all’energia elettrica, mentre il consumo di petrolio utilizzato nell’industria e nei trasporti non verrà in alcun modo ridotto. Infine i giacimenti di uranio sono destinati a ad esaurirsi tra qualche decennio e dunque non pare convincente la tesi del nucleare come energia del futuro”.

Tra il pubblico presenti anche molti sindaci e rappresentanti delle amministrazioni locali.
Al termine della relazione sono intervenuti il consigliere regionale Angela Motta, Giorgio Ferrero, responsabile agricoltura PD Piemonte, e Giovanni Miglietta, segretario provinciale PD che hanno invitato a votare “Sì” in occasione del prossimo referendum per fermare il nucleare.