GIOVANNI PENSABENEReddito minimo garantito: questa la proposta del consigliere Giovanni Pensabene del gruppo Asti Bene Comune, Federazione della Sinistra, Uniti insieme a Sinistra, per la discussione e approvazione da parte del Consiglio Comunale di Asti.   Premesso che la disoccupazione è al 12% e quella giovanile al 38%, sono 2,8 milioni le lavoratrici e i lavoratori precari, oltre 4 milioni di cittadini sono in povertà assoluta e ben il 28% della popolazione è a rischio povertà, il reddito medio del 10% più ricco degli italiani (49.300 euro) è dieci volte superiore al reddito medio del 10% più povero (4.877 euro), il 10% delle famiglie più ricche possiede quasi la metà della ricchezza complessiva, mentre il 50% meno abbiente della popolazione ne detiene una quota inferiore al 10%, solo Italia e Grecia non hanno uno strumento di sostegno al reddito e di contrasto alla povertà come il reddito minimo garantito, il consigliere Pensabene fa alcune considerazioni. Oltre 170 soggettività e associazioni hanno raccolto oltre 50mila firme in tutta Italia sulla proposta di legge popolare per istituire il reddito minimo garantito; la proposta di legge in questione è stata consegnata alla Presidenza della Camera dei Deputati il 15 aprile 2013; la suddetta proposta prevede che tutte le persone (inoccupate, disoccupate, precarie) con un reddito annuo inferiore agli 8000 euro possano ricevere un sostegno di 600 euro al mese e accedere ad una serie di beni e servizi.   “Il reddito minimo garantito – spiega Pensabene è uno strumento di contrasto all’esclusione sociale, alla precarietà e alla ricattabilità del lavoro; è uno strumento di contrasto alla crisi e di redistribuzione della ricchezza; è un sostegno alla dignità della persona, al suo diritto all’esistenza e ad una vita autonoma”. Pertanto il consigliere Pensabene chiede che “Camera e Senato avviino subito la discussione della legge per giungere quanto prima alla sua approvazione”.