POLITICHE SOCIALIL’assessore alle Politiche sociali, Ugo Cavallera, ha illustrato ieri, nella riunione della Quarta Commissione consiliare regionale, gli interventi in materia. La Regione Piemonte con la legge di bilancio 2013 continua, pur nelle difficoltà della situazione finanzaria, ad assicurare un adeguato livello di finanziamento agli enti gestori dei servizi socio-assistenziali. Infatti, le erogazioni a favore degli enti gestori sono complessivamente superiori rispetto a quelle dell’anno 2012, quando la Regione ha trasferito 114.677.243 euro agli enti gestori dei servizi socio-assistenziali rispetto a quelle previste per l’anno 2013, pari a  127.129.922 euro, che consentiranno tra l’altro il finanziamento delle cure domiciliari in lungo assistenza. Va altresì detto che la distribuzione di queste risorse nei diversi capitoli di bilancio risente di impegni che l’amministrazione regionale ritiene doverosi per rispondere alle sollecitazioni degli enti locali su interventi specifici, come quello del rimborso delle spese sostenute per i pazienti ex psichiatrici rivalutati anziani o disabili. “Con il bilancio 2013 continua così l’opera di revisione della spesa per le politiche sociali e la sua finalizzazione verso interventi specifici a favore soprattutto delle non autosufficienze, riqualificando di fatto il finanziamento indistinto a favore degli enti gestori dei servizi socio-assistenziali.- ha dichiarato Cavallera. A questo riguardo va ricordato che la funzione servizi sociali è  una competenza gestionale dei Comuni: l’intervento finanziario della Regione ha carattere contributivo rispetto all’intervento dei Comuni e dei loro consorzi e deve essere finalizzato ad assicurare prioritariamente le prestazioni e i servizi essenziali, previsti dalla legge regionale 1/2004. E’ importante il dibattito sulla quantità delle risorse, ma è altrettanto urgente un confronto nel merito sui servizi e sulle prestazioni considerate essenziali, al fine di valutarne il finanziamento complessivo ed i ruoli della Regione e degli enti locali. “In un periodo di risorse decrescenti e di bisogni crescenti, occorre prestare grande attenzione alla qualità della spesa e a una corretta allocazione delle risorse. Ci rendiamo conto delle esigenze della popolazione piemontese e siamo disponibili- in fase di assestamento- ad un integrazione delle risorse che abbiamo messo a bilancio per il 2103 in grado di contemperare  tutte le necessità, compresi gli asili nido”- ha dichiarato Cavallera.  Mi auguro, altresì, che nel 2013, anche grazie al decreto legge 35 sul pagamento dei debiti della pubblica amministrazione  agli enti locali, sia possibile ridurre i tempi di erogazione delle risorse assegnate, con evidenti benefici per tutto il sistema”.