Semplificazione dell’iter burocratico per l’acquisizione della qualifica di impresa artigiana e snellimento della spesa, obiettivi raggiunti con la condivisione delle organizzazioni di categoria. Sono i punti cardine delle modifiche al Testo Unico sull’artigianato, apportate oggi dalla III Commissione Attività Produttive del Consiglio regionale, in sede legislativa. Semplificazione attuata con l’abolizione delle Commissioni provinciali e dell’Albo degli artigiani, le cui competenze confluiscono al Registro delle Imprese, e con la delega alle Camere di Commercio delle funzioni svolte dalle Commissioni provinciali. Lo snellimento della spesa (meno 50 per cento del costo iniziale di un milione e 800 mila euro) si otterrà con la riduzione sia delle spese di gestione che degli organismi, grazie alla sostanziale modifica della struttura della Commissione regionale per l’artigianato. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore all’Artigianato, Commercio e Fiere, Agostino Ghiglia: «È una legge che si allinea ai recenti orientamenti normativi ed amministrativi, nell’ottica della semplificazione amministrativa e del contenimento della spesa pubblica. Semplifichiamo così l’iter burocratico per l’acquisizione della qualifica di impresa artigiana, attraverso la soppressione dell’Albo delle imprese artigiane, che verrà sostituito a tutti gli effetti dal Registro delle imprese, e mediante l’eliminazione delle Commissioni provinciali per l’artigianato».