PROGETT'AZIONEProgett’Azione ha presentato questa mattina (lunedì 18 marzo 2013), primo firmatario il capogruppo Angelo Burzi, una proposta di legge sul nuovo sistema di elezione del presidente e della giunta regionale del Piemonte. La proposta, che tiene conto della legislazione nazionale che prevede la riduzione del numero di consiglieri da 60 a 50, modifica la legge elettorale attualmente in vigore al fine di continuare ad assicurare un’adeguata rappresentatività degli eletti,  garantendo la più adeguata rappresentazione istituzionale della volontà popolare. “Con la nostra proposta –  dichiarano gli esponenti di Progett’Azione – presentata in tempo utile per essere discussa, integrata e migliorata, abbiamo inteso offrire un contributo concreto alla governabilità del Piemonte, rafforzando la trasparenza, migliorando la possibilità di scelta dei cittadini elettori, prevedendo l’eliminazione del listino e introducendo una soglia di sbarramento del 5% sia per le cooalizioni, sia per il candidato presidente”. La proposta di Progett’Azione (al gruppo aderiscono i consiglieri reigonali Angelo Burzi, Roberto Tentoni, Rosanna Valle e Gianluca Vignale)  innova le modalità di raccolta delle firme per la sottoscrizione delle liste, per evitare falsi e per ridurre i ricorsi e introduce norme più severe in tema di ineleggibilità e incompatibilità. Le liste dei candidati per ogni circoscrizione elettorale dovranno essere depositate presso la cancelleria del tribunale tra il quarantacinquesimo e il quarantesimo giorno precedente la data delle elezioni e potranno essere sottoscritte dopo il deposito, quando saranno già state verificate formalmente e preventivamente nella loro regolarità. In questo modo si migliorerà la trasparenza e si ridurranno le possibilità di contenzioso. Tra le cause di incompatibilità figurano, tra l’altro, l’essere presidente provinciale, sindaco, assessore o consigliere provinciale o comunale. Non potrà essere immediatamente ricandidato alla carica di presidente della giunta chi ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi, così come non potranno essere immediatamente rinominati assessori regionali coloro che abbiano rivestito ininterrottamente per due mandati consecutivi la carica di componente della giunta; tuttavia verrà consentito un terzo mandato consecutivo se uno dei mandati abbia avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno. “La proposta – chiarisce Progett’Azione – assicurerà la governabilità attraverso l’elezione diretta del presidente della Regione e l’assegnazione di un premio di maggioranza al candidato presidente e alla coalizione di liste più votate pari al 58% per cento dei seggi attribuiti, garantendo comunque alle coalizioni perdenti un numero di seggi pari al 42% del totale”. Viene inoltre fissato un nuovo criterio per il riparto delle circoscrizioni elettorali, che diventano quattro, prevedendo un premio di maggioranza per le liste collegate al candidato proclamato eletto, eliminando il listino e mantenendo la possibilità del voto disgiunto. Le quattro nuove circoscrizioni elettorali sono costituite dalle attuali province di Torino; Cuneo; Asti e Alessandria; Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola.  In base alla proposta il voto verrà espresso attraverso il sistema della preferenza multipla e di genere, disponendo che nell’espressione delle tre preferenze almeno una sia riservata a un candidato di genere opposto alle altre due, pena l’annullamento della terza preferenza. La proposta introduce anche una novità in materia di soglie di sbarramento: non verranno ammesse all’assegnazione dei seggi le coalizioni che non abbiano conseguito il 5% dei voti validi e il cui candidato alla presidenza della Regione non abbia conseguito il 5% dei voti validi.