Arrivano i primi commenti dopo la notizia della conferma del raggiungimento del quorum.
Anche nella nostra provincia l’affluenza alle urne è stata in linea con i dati nazionali (56.10%) e i nostri politici non hanno tardato a fare sentire la propria voce.
“Grazie Italia, grazie Asti! I dati che arrivano dal Vicinale sono incontrovertibili e dicono che il quorum è stato abbondantemente superato. Anche lo spoglio delle prime schede dice che il sì si attesta ben oltre il 90%. E’ una grande prova di democrazia che arriva dal popolo italiano – commenta Massimo Di Antonio, segretario provinciale di Rifondazione Comunista -. Dall’esito del voto che si sta ormai delineando arrivano due messaggi forti e chiari. Il primo è che i cittadini bocciano in massa quattro norme di legge approvate dal governo Berlusconi. Una sonora bocciatura che, dopo quella delle recenti elezioni, dovrebbe indurre il premier a trarre le dovute conseguenze: tornare a casa e ridare la parola al popolo italiano. Il secondo messaggio, ancora più importante, arriva in particolare dai referendum sull’acqua ed è diretto agli schieramenti di centrosinistra e centrodestra, che i questi anni hanno entrambi fatto a gara per privatizzare, liberalizzare ed assecondare le pretese della grande imprenditoria confindustriale. Dopo oltre un ventennio di incontrastato “pensiero unico” liberista, il popolo italiano dice forte e chiaro che non si fida del mercato e dell’invadenza del privato, con le sue logiche del massimo profitto ad ogni costo. Le ragioni della grande impresa non sono le ragioni del Paese. I cittadini chiedono garanzie, giustizia sociale e diritti per tutti. Lo chiedono alla politica, al sistema pubblico; e chiedono a gran voce di poter contare, cambiare la politica, dire la propria, come in questo caso, ben oltre l’espressione del voto elettorale”.
Massima soddisfazione emerge anche dalle parole di Alessandro Mortarino, coordinatore del Comitato Provinciale  a favore delle Acque Pubbliche.
“Pur non essendo ancora stato completato lo spoglio elettorale, risulta in questo momento evidente il raggiungimento del quorum per tutti e 4 i quesiti referendari e la straordinaria vittoria del sì – commenta Mortarino -. La rete delle 67 organizzazioni che compongono il Comitato Astigiano a favore delle Acque Pubbliche plaude all’importante risultato, che soltanto un mese fa pareva una lontanissima chimera e che a più riprese ha costretto il variegato ed ampio “popolo dell’acqua pubblica” a sostituirsi al ruolo dell’informazione televisiva per consentire alla democrazia di raggiungere il suo compiuto livello. E’ stata una lotta contro il tempo e contro l’apatia. Nelle ultime settimane, la certezza di avere sviluppato un capillare lavoro si era perfettamente inanellata con la crescente consapevolezza della “gente comune”, di giorno in giorno sempre più motivata a difendere il ruolo del bene comune nella gestione quotidiana delle nostre risorse primarie”.