Arrivano i dati ufficiali dell’affluenza alle urne per il referendum del 12 e 13 giugno. La prefettura fa sapere che i votanti sono stati 95.034 su 169.384 elettori con una percentuale del 56.10. La vittoria dei sì è stata schiacchiante con un 93.99& contro il 6.01% dei no. Poche le schede biancge (1.70%) e nulle (0.56%). E con la conferma dei dati arrrivano anche altri commenti politici. “Lo straordinario dato dell’affluenza ai referendum fa giustizia di tanti sterotipi di un’Italia oramai assuefatta all’indifferenza. Al contrario, oggi arriva ai partiti e alle istituzioni una richiesta di partecipazione e di cambiamento, a cui tutti (a cominciare dal PD) devono saper dare in tempi rapidi una risposta concreta e positiva – commenta Angela Motta, consigliere regionale del Pd -. Sui temi oggetto dei quesiti referendari sull’acqua pubblica, deve iniziare, da domani, in Parlamento un confronto per l’approvazione di norme coerenti con la volontà espressa dai cittadini in modo chiaro e inequivocabile, pur garantendo lo straordinario patrimonio delle società del settore, a prevalente capitale pubblico. Sul nucleare e sul legittimo impedimento, invece, il risultato referendario ha messo una definitiva pietra tombale. Anche nella nostra provincia i cittadini ci chiedono un netto cambiamento e sta al centrosinistra saperlo esprimere al meglio. Il primo passo sarà quello delle prossime elezioni amministrative che ci deve vedere impegnati nella costruzione di un programma innovativo per la città, con un candidato capace di interpretare questa necessità di nuovi modelli di riferimento, di qualità della vita più giusta e sostenibile e che sappia generare nuove opportunità di sviluppo e nuove speranze“.