L’assessore regionale al Commercio, William Casoni, sostiene la manifestazione di protesta organizzata domani a Torino da Ascom-Confcommercio e Confesercenti, attraverso la quale i commercianti chiedono al Governo di rivedere le imposizioni fiscali e la burocrazia a carico del piccolo commercio.
“L’iniziativa e le richieste dei commercianti che domani scenderanno in piazza – afferma l’assessore Casoni – sono ampiamente condivise da me e dalla Regione Piemonte, che cercherà in tutti i modi di sostenere il settore del commercio e i suoi operatori, perché se l’economia si blocca, muore l’impresa e muore il nostro Paese”.
“ La Regione Piemonte   – prosegue Casoni –   ha già presentato ricorso contro l’articolo 31 del decreto varato dal Governo, in merito alle liberalizzazione degli orari di apertura degli esercizi commerciali, sostenendo in modo concreto la protesta dei negozianti e dei lavoratori dei centri commerciali. Ora si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale su un articolo che è considerato illegittimo dal punto di vista costituzionale – dato che le materie del commercio sono di competenza regionale –   oltre ad accentuare il momento di crisi che sta vivendo il settore del commercio e sfavorire i piccoli commercianti a vantaggio delle grandi multinazionali” .
Molti i motivi alla base del malcontento che serpeggia fra i commercianti: dall’aumento dell’Iva dal 20 al 21 per cento, che ferma i consumi, ad una burocrazia pesante, che ruba tempo ed energie alle imprese, alle tasse sempre più alte. Una situazione insostenibile, che ha portato a una riduzione del 6 per cento del giro d’affari, costringendo molti negozi a chiudere.