Un piano strategico triennale, finanziato con 20 milioni di euro, per rendere le imprese piemontesi sempre più forti sul mercato internazionale e per ottimizzare la capacità di intervento delle istituzioni in favore del sistema produttivo, puntando sull’attrazione di risorse esterne.

È stato varato in Piemonte il “Piano per l’internazionalizzazione”, uno strumento molto atteso dalle aziende e che servirà a far leva sui punti di forza e i casi di successo della nostra imprenditoria, superando contestualmente gli elementi di debolezza, a fronte di un contesto mondiale divenuto sempre più competitivo.

Regione Piemonte e Sistema camerale rafforzano così la loro collaborazione firmando un apposito accordo quadro, che punta a migliorare ogni possibile sinergia fra le funzioni di governo e di indirizzo proprie della Regione e quelle proprie delle Camere di Commercio, con particolare riferimento alla tutela delle imprese e alla promozione dello sviluppo dei sistemi economici locali. A tale scopo hanno deciso di dotarsi, nell’interesse del sistema economico piemontese, di uno strumento di raccordo strategico e operativo in materia di internazionalizzazione, un Piano strategico triennale, per rendere più efficaci i rispettivi percorsi di programmazione e per realizzare una crescente convergenza sui prioritari obiettivi di sviluppo. Il Piano per l’internazionalizzazione del Piemonte nasce infatti grazie anche a un apposito tavolo di concertazione, a seguito del quale è stata condivisa l’impostazione generale delle principali linee di intervento in tema di export.

«Il percorso di internazionalizzazione del Piemonte – sottolinea il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota – per quanto storicamente solido, necessità soprattutto in questo momento di difficoltà economica di un deciso aggiornamento.  La rafforzata collaborazione con il sistema camerale permetterà di superare i punti di debolezza tuttora esistenti, mettendo a disposizione delle imprese uno strumento nuovo ed efficace. Pur in un  contesto mondiale sempre più complicato, con una concorrenza molto più dura del passato,  i nostri imprenditori continuano a registrare ottimi dati per quanto riguarda l’export: il nostro piano si prefigge l’obbiettivo di  consolidare questo trend.  Mettiamo oggi in campo 20 milioni di euro per aiutare le nostre imprese ad affrontare questa fase tanto delicata, cercando di capitalizzare al massimo le nostre eccellenze».

«Nel campo dell’internazionalizzazione, come in numerosi altri ambiti, continuiamo a dimostrare di essere in grado  di creare sinergie importanti con la Regione Piemonte , mettendo in comune le competenze presenti sul nostro territorio e adottando politiche a lungo termine di programmazione e strategia, politica e tecnica – commenta il Presidente di Unioncamere Piemonte Ferruccio Dardanello   -. L’attenzione che le Camere di commercio piemontesi rivolgono a questo campo scaturisce dall’osservazione della forte propensione all’export, che storicamente caratterizza le nostre imprese e che rappresenta l’àncora di salvezza più concreta alla quale dobbiamo aggrapparci in questa fase economica così difficile. Dobbiamo offrire alle nostre imprese una dote finanziaria e strumentale in grado di renderle sempre più competitive e dinamiche in modo che possano irrobustirsi e camminare a testa alta nel mondo, portando il made in e le nostre peculiarità al di   fuori dei confini italiani ».

«Sono due le priorità essenziali – dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Massimo Giordano – La prima è che occorre aumentare la presenza delle imprese piemontesi già approdate sui mercati esteri, in particolare su quelli con maggiori prospettive di sviluppo. La seconda è aiutare quelle aziende che non hanno ancora esperienza di export a varcare i nostri confini, soprattutto le realtà più piccole e meno attrezzate. Per ottenere questi obiettivi era necessario ottimizzare l’utilizzo delle risorse destinate all’internazionalizzazione, facendo confluire in un unico programma di intervento gli aiuti della Regione e delle Camere di Commercio. Oggi variamo un indispensabile strumento per la competitività delle nostre aziende».

«Il turismo rappresenta per il Piemonte un settore in forte espansione, che oggi conta quasi 35mila aziende e centinaia di migliaia di occupati – aggiunge Alberto Cirio, assessore regionale all’Istruzione, Turismo e Sport – Abbiamo quindi programmato di inserire una misura ad hoc in questo piano per l’internazionalizzazione, anche perché più del 30% dei nostri turisti arriva dall’estero ed è fondamentale continuare a potenziare il comparto e il suo indotto in un’ottica di sempre maggiore competitività».

Attualmente sono previste cinque tipologie di programmi da attuare: multivoucher (contributo o fondo di garanzia per l’acquisto di beni e servizi), progetti integrati di filiera, progetti integrati di mercato, progetti che coinvolgono singole imprese e “ijv parternship” (progetti di conclusione di equity partnership e di equity joint venture tra imprese piemontesi e di altre regioni o paesi).
Per ciascuno di essi è prevista una concertazione sostanziale per individuare la più opportuna modalità di gestione.

Il quadro finanziario complessivo del Piano strategico per l’internazionalizzazione, con riferimento all’anno 2012 è pari a 20 milioni di euro, dei quali 10 milioni a carico della Regione Piemonte e 10 a carico del Sistema camerale.
Il piano potrà essere integrato con ulteriori risorse da parte di Regione e Unioncamere Piemonte, nonché di altri soggetti esterni.