La crisi che a fine gennaio aveva interessato anche la Conbipel, il prestigioso gruppo che produce indumenti in pelle con casa madre a Cocconato, in questi giorni si è ridimensionata. Anziché 100 esuberi su di un totale di 1.740 dipendenti, oggi si parla di una cinquantina. Inoltre, per la prossima settimana è previsto un incontro dei sindacati al Ministero del Lavoro per cercare un accordo su contratti di solidarietà. Attualmente dieci si sono dichiarati dimissionari  volontari, gli esuberi  si sono ridotti a 20 nella sede centrale di Cocconato e 16 nei punti vendita. Il direttore del personale Gianni Moscatelli nel fare il punto della situazione ha detto: “La Combipel sta attraversando un momento di trasformazione con una riorganizzazione del personale necessaria per attuare un programma di nuove iniziative imprenditoriali  che porteranno in un futuro prossimo nuova occupazione”.

Il gruppo (162 negozi in Italia ed all’estero), creato nel 1958 dalla famiglia Massa di Cocconato, due anni fa era stato rilavato dal fondo di investimento “Oaktree Capital Management” di Los Angeles.