contrattiLe Organizzazioni di categoria dell’artigianato e delle Pmi  (Confartigianato – Federazione Nazionale della moda, Cna Federmoda, Cna Servizi alla Comunità, Casartigiani e Claai) esprimono soddisfazione per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro dell’area tessile-moda. L’accordo raggiunto oggi con i Sindacati di categoria (Filctem – Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil)  – sottolineano i rappresentanti delle Confederazioni artigiane e delle Pmi – tiene conto delle difficoltà che le imprese stanno attraversando e contiene impegni comuni di imprenditori e sindacati per affrontare la crisi del settore e rilanciare la manifattura made in Italy. L’intesa sottoscritta prevede un aumento sui minimi tabellari di 65 euro nei tre anni al 3° livello suddiviso in tre tranche: dal 1° agosto 2014, 25 euro; dal 1° aprile 2015, 25 euro; dal 1° maggio 2016, 15 euro. Inoltre, una ”una tantum” di 105 euro coprirà i mesi di vacanza contrattuale In particolare, tra gli aspetti del nuovo contratto, secondo le Organizzazioni imprenditoriali, l’intesa siglata oggi conferma positivamente l’impegno, già assunto con i recenti rinnovi dei contratti artigiani, per valorizzare l’apprendistato, istituto qualificante e peculiare dell’artigianato. A questo proposito, tra gli aspetti positivi, viene segnalato il prolungamento di 2 mesi del periodo di prova per l’apprendistato, oltre alla proroga di 6 mesi della vigenza contrattuale rispetto alla scadenza naturale. Altrettanta soddisfazione viene espressa dalle Organizzazioni delle Pmi per il rinnovo di un contratto che consente la piena rappresentanza anche delle imprese più strutturate del settore.