“Capisco le difficoltà e l’imbarazzo degli amministratori – ha dichiarato il presidente Roberto Cota a proposito della riunione del Consiglio delle autonomie locali (Cal), tenutasi il 3 ottobre in Consiglio regionale per discutere del riordino delle Province – . Al momento le Province non hanno né le risorse, né l’elezione diretta, in pratica sono morte. E quindi c’é un problema di rappresentatività dei territori”. Al termine di un dibattito molto acceso, il Cal ha approvato una proposta di riduzione delle Province da otto a quattro: Torino (che sarà città metropolitana), Cuneo, Asti-Alessandria e il quadrante che comprende Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Biella e Vercelli. La proposta dovrà ora venire recipita dalla Regione. Un risultato che per l’assessore agli Enti locali, Elena Maccanti, “é la prova che sulle Province il Governo ha dimostrato una vera follia istituzionale. Imporre il riordino senza dare le certezze sul primo livello e sulle risorse che le nuove Province avrebbero significa calpestare le autonomie locali già massacrate dai tagli della spending review”.