Arrivano i primi effetti tangibili dei tagli alle attività culturali, contenuti nel bilancio di previsione 2011 del Comune di Asti.
La Biblioteca Astense ha dovuto annullare la Festa di Primavera, prevista per lunedì 21 marzo, un programma di musica e parole rivolto ai bambini in età di asilo e scuola elementare, per far conoscere loro gli spazi ludici e la ricca offerta di libri per l’infanzia e, perché no, per stimolare l’interesse verso la lettura, in un’epoca sempre più dominata dalla dittatura delle immagini in movimento.
Mancanza di fondi, questo  il motivo dell’annullamento, che con onestà intellettuale, i vertici della biblioteca non tentano di mascherare.
La decisione, presa a malincuore qualche giorno prima, è stata comunicata a mezzo stampa, ma un folto gruppo di bimbi e genitori a cui la notizia era sfuggita si è presentato ugualmente lunedì pomeriggio davanti al cancello di via Goltieri.
Di fronte al cartello che annunciava l’annullamento  non è mancato il pianto di qualche bimbo, deluso dal venir meno dello spettacolo promesso. Ad affrontare il disappunto e l’incredulità dei genitori, un imbarazzato Ottavio Coffano, presidente della biblioteca, che non ha potuto far altro che scusarsi e confermare l’impossibilità di realizzare l’evento per aride ragioni economiche.
“I bilanci degli enti consorziati hanno tagliato del 20% i trasferimenti alla biblioteca – 100.000 euro all‘anno – è inevitabile che si debbano annullare manifestazioni, se non vogliamo penalizzare l’attività ordinaria”, afferma rassegnato Coffano, “preferisco continuare a comprare libri, per garantire la missione fondamentale della biblioteca. Alle iniziative penseremo poi, se ci arriveranno  nuove dotazioni. Se, come pare, il Comune rimpinguerà almeno in parte il contributo deliberato nel bilancio preventivo 2011 non esiteremo a recuperare la festa di primavera e altre manifestazioni a totale carico dell’ente, a cui abbiamo dovuto e dovremo rinunciare. Al momento ci sentiamo di garantire solo le manifestazioni interamente coperte dagli sponsor privati, che non costano nulla alla Biblioteca”.
Nessun intento polemico nelle parole di Coffano: “Quella con le ristrettezze finanziarie è una battagli continua, però non credo sia colpa di nessuno in particolare. Il Comune ha meno disponibilità economiche e tutti i settori sono chiamati a qualche sacrificio”.
E dire che il servizio della Biblioteca Astense è molto apprezzato dalla comunità astigiana. La frequentano annualmente oltre centomila persone, e nell’ultimo anno ha prestato 53.800 libri, un record se paragonato ad altre biblioteche comunali italiane.
“L’annullamento della festa dedicata ai bambini è il sintomo di come questa giunta trascura la politica culturale – ci dice l’ex sindaco Vittorio Voglino, in prima linea nel denunciare la mannaia calata sulla cultura dall’ultimi bilancio comunale – è indispensabile dare alla Biblioteca Astense e all’Istituto per la Resistenza, due delle principali istituzioni culturali della città, le dotazioni necessarie per consentire la continuità delle loro iniziative. Solo martedì ho presentato un emendamento che prevedeva nuovi fondi per 60.000 euro da destinare alla Biblioteca. E’ stato bocciato dalla maggioranza di centro destra, anche se la giunta si è detta favorevole a integrare lo stanziamento per l’ente, rimandandolo però a data da destinarsi. In realtà la proposta è stata bocciata solo perché proveniva dalla minoranza, ma a farne le spese è un’istituzione culturale molto amato dagli astigiani”.
Voglino però non demorde e giovedì ha presentato un ordine del giorno teso a sbloccare il finanziamento di 480.000 euro, promesso dalla Regione per consentire il trasferimento della Biblioteca nei più ampi locali del centro giovani.
Intanto però, con la mancata Festa di Primavera, le famiglie hanno perso un’occasione per far sperimentare ai loro bimbi un linguaggio diverso rispetto a quello televisivo.
Massimiliano Bianco