Una risposta in pochi istanti per la diagnosi di importanti patologie dell’età pediatrica, e non solo: è quanto garantiscono i test rapidi su campioni biologici (sangue, feci, urine), argomento del convegno recentemente organizzato dai primari, e per l’occasione moderatori, del Laboratorio Analisi e della Pediatria dell’Asl AT, rispettivamente Gianmatteo Micca e Paola Gianino.
“Il congresso – spiega Micca – ha rappresentato un’importante occasione d’incontro tra figure professionali quali pediatri di libera scelta e ospedalieri, laboratoristi e infermieri, che hanno avuto modo di confrontarsi su una tematica comune, che li vede collaborare quotidianamente. Condividere esperienze di lavoro diverse rappresenta un valore aggiunto per ottenere una sempre maggiore appropriatezza nell’utilizzo di tecniche diagnostiche come i “test rapidi”.
All’appuntamento promosso dall’Asl, insieme agli astigiani, hanno partecipato anche relatori provenienti da altre realtà piemontesi (Chieri, Moncalieri, Novi Ligure e Ovada), che hanno presentato relazioni e animato il dibattito di fronte a un pubblico di circa 90 professionisti interessati.
“Il pediatra – evidenzia Gianino – sia in reparto sia in ambulatorio, si confronta spesso con l’esigenza di prendere decisioni diagnostiche e terapeutiche per le quali l’esecuzione di un test rapido può permettere di dirimere un dubbio clinico. In particolare vengono utilizzati i multistick per le urine (individuazione di infezioni, zucchero nelle urine, ecc.), test per lo streptococco beta-emolitico di gruppo A (batterio responsabile di faringotonsilliti con possibili complicanze) e per il virus respiratorio sinciziale (causa della bronchiolite nei lattanti)”.
Nel periodo compreso tra novembre 2009 e aprile 2010, solo in Pediatria, sono stati utilizzati 660 test rapidi per streptococco A, 44 per virus respiratorio sinciziale e oltre 1.000 stick urine.
“I progressi tecnologici nella diagnostica di laboratorio – aggiunge Micca – hanno portato a una sempre maggiore diffusione nell’utilizzo di queste tecnologie analitiche: il Laboratorio Analisi del Massaia, ogni anno, ne impiega oltre 50 mila. In alcuni casi, come, ad esempio, nella diagnostica delle legionellosi, il test rapido è una valida alternativa a metodologie complesse che richiedono tempi lunghi e possono essere eseguite soltanto in Centri altamente specializzati. Altre diagnostiche nelle quali i test rapidi risultano utili sono alcune patologie gastrointestinali e delle vie respiratorie; unitamente alla semplicità esecutiva e alla rapidità i test rapidi assicurano risultati clinici accurati”.
Nella fotografia: Gianmatteo Micca con un’operatrice durante il processo di un test rapido nel Laboratorio Analisi del Massaia.