Avere sul proprio territorio diversi siti di grande rilevanza riconosciuti dall’Unesco quali Patrimonio mondiale dell’Umanità deve essere uno stimolo per un cambio di mentalità che sappia unire la tutela delle aree interessate con la valorizzazione e la promozione su scala globale: questo il filo conduttore del convegno che ha caratterizzato la quarta giornata di presenza del Piemonte all’Expo 2015. Nell’intervento di apertura dell’iniziativa, organizzata in occasione del primo compleanno del riconoscimento ottenuto dai paesaggi vitinicoli di Langhe-Roero e Monferrato, che si sono aggiunti alle Residenze sabaude ed ai Sacri Monti, e curata dal tavolo interdirezionale formato dagli assessorati regionali all’Agricoltura, all’Ambiente, Urbanistica, Programmazione territoriale e paesaggistica, e alla Cultura e Turismo, il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, è stato chiaro: “Abbiamo una grande responsabilità: vincere la sfida di fare dell’ambiente, del paesaggio, della cultura e delle persone che hanno contribuito a plasmare tutto questo l’occasione per dare vita ad un’economia sostenibile e creare posti di lavoro. Decisiva per il successo dell’operazione sarà la collaborazione dei sindaci, sentinelle della sua realizzazione sul territorio”. Su questi aspetti si è soffermata anche l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi: “E’ stato avviato un processo che deve andare oltre la tutela dei beni e intraprendere la strada della valorizzazione degli stessi, in modo che il riconoscimento Unesco diventi per il territorio un valore promozionale ed un motore per la crescita dell’economia legata al turismo”. L’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, ha invece posto l’accento “sull’importanza di far risaltare la qualità dei vigneti e l’economia che essi rappresentano, condizione essenziale perché il paesaggio rimanga in futuro come è oggi”, mentre l’assessore all’Ambiente e all’Urbanistica, Alberto Valmaggia, si è soffermato “sul percorso in atto in alcuni Comuni, che vede introdurre nei piani regolatori elementi di valorizzazione del paesaggio”. Al convegno, che ha visto la partecipazione di numerosi sindaci, sono intervenuti anche Marco Valle, dell’Istituto superiore sui sistemi territoriali per l’innovazione, Roberto Cerrato, dell’Associazione vitinicola Langhe-Roero e Monferrato, Adele Cesi, del Ministero dei Beni culturali, Pier Luigi Petrillo, del Ministero delle Politiche agricole, mentre Luca Natale e Arpad Kolozsvary-Kiss hanno portato le positive esperienze delle Cinque Terre e della regione ungherese del Tokaj e Carlo Della Pepa, sindaco di Ivrea, ha confermato che nel 2016 sarà presentato all’Unesco il dossier di candidatura quale città industriale del Novecento.