BANKITALIA: PIU' PRESTITI A FAMIGLIE A MARZO, MENO A IMPRESESi preannuncia un fine settimana di forti disagi per i clienti delle banche. Venerdì infatti incroceranno le braccia gli impiegati di banca di tutta Italia per protestare contro quella che i sindacati di categoria definiscono all’unisono come una forzatura irricevibile: la disdetta del contratto nazionale di categoria da parte dell’Abi avvenuta il 31 dicembre scorso. L’associazione delle banche ha deciso di far saltare il tavolo per il rinnovo del contratto nazionale, ormai aperto da diversi mesi, perché intende rinegoziare totalmente l’architrave giuridica che regola il rapporto di lavoro subordinato nelle banche. Secondo i sindacati l’Abi vuole “sostituire il contratto nazionale con contrattazioni azienda per azienda, che creerebbero un’enorme disparità di trattamento economico e normativo tra i lavoratori e le condizioni per ulteriori e selvaggi tagli di posti di lavoro”. I sindacati accusano i banchieri di voler far pagare ai lavoratori le perdite accumulate dal sistema, dovute sì alla crisi economica, ma anche a discutibili scelte dei vari management, che ora si vorrebbero addebitare per intero agli impiegati. Il tema è molto sentito nella categoria, che vive da anni un momento di incertezza e di drastici tagli degli organici. La forte partecipazione alle assemblee tenutesi nelle settimane scorse fa presumere una massiccia adesione allo sciopero, con la conseguente chiusura di buona parte degli sportelli bancari, proprio alla vigilia del fine settimana. M.B.