Circa 3000 i figuranti per raccontare il mondo contadino astigiano a cavallo fra l’800 e il ‘900. Parliamo della tradizionale sfilata che domenica mattina si snoderà per le strade del centro di Asti. L’appuntamento è per il 10 settembre.
Ad accompagnare la sfilata i Frustatori di Rocchetta Tanaro con il Gruppo “I controcorrente”, le Bande Musicali di Costigliole e Villafranca e “Ji Arliquato”.
Dalle 11.30 alle 22  nel “villaggio gastronomico” di piazza Campo del Palio distribuzione al pubblico dell’imponente menù di cucina tipica realizzata da 41 pro-loco. Presso il villaggio stesso sarà riservata ai diversamente abili una postazione curata dai volontari dell’Aisla.

Ecco tutti i temi della sfilata
ESTATE
CALLIANETTO: il ciclo della canapa.
MOTTA DI COSTIGLIOLE: il peperone  quadrato d’Asti: dalla terra alla tavola.
SAN DAMIANO: la festa ‘d San Roc.
COSTIGLIOLE: per grazia ricevuta.
PORTACOMARO: ‘l balun a brassal (l’antico gioco del pallone col bracciale)
CALLIANO: la fonte solforosa della Pirenta.
MONTEGROSSO:  il ritorno della campana a Montegrosso.
MONGARDINO: ‘l martinèt (il maglio) d’ Mungardìn e l’antica fabbricazione degli attrezzi agricoli.
QUARTO: la corsa degli asini.
VARIGLIE: la pesca limonina: coltivazione, raccolta e conservazione.

AUTUNNO
VILLAFRANCA: la festa di leva.
CUNICO: la vinificazione.
SAN MARZANOTTO: i due San Marziano: quello della Chiesa e quello della pentola.
CASABIANCA: ‘l carbùn d’na vira (taglio e commercio della legna).
CATERINA DI ROCCA D’ARAZZO: quando ci si faceva male.
ANTIGNANO:  l’esodo dalla campagna verso la fabbrica negli anni ’50.
CASTELLO DI ANNONE: la prima fiera dell’artigianato e le feste settembrine del 1932.
BOGLIETTO DI COSTIGLIOLE: la distilleria: dal grappolo alla grappa.
AZZANO: quando ad emigrare eravamo noi.. ..sogni, speranze, disperazione verso “la Merica”.
VALENZANI: San Martin del masuè (il San Martino del mezzadro).
ROCCHETTA TANARO: la scuola di ricamo e gli antichi mestieri all’ombra del castello.
PALUCCO: l’aratro nel tempo.
VILLANOVA: la gallina bionda ed altri animali da cortile alla fiera di Santa Caterina.
CASTELLERO: la nocciola, principale risorsa economica della vita contadina di un tempo.
SERRAVALLE: la zucca nella vita: tradizione e cultura contadina.

INVERNO
VIARIGI: finalmente il rimedio alla filossera: l’innesto.
CELLARENGO: il ciclo del legno: taglio, contrattazione e lavorazione.
ISOLA D’ASTI: “el ginìch e la galaverna” (il freddo e il gelo).
CORTAZZONE: “el bal ëd l’ors” (il ballo dell’orso): riti carnevaleschi nelle campagne astigiane.
CESSOLE: la castagna: raccolta, essiccatura e battitura.
MONCALVO: la fiera del bue grasso.
REVIGNANO: andùma a viè (la veglia nella stalla).
CANTARANA: “dai magnin alla ciapèta”: dall’antico mestiere di stagnino al carnevale Cantaranese.

PRIMAVERA
REVIGLIASCO: le ciliegie: la fioritura, la raccolta, il mercato.
SESSANT: quando la campanella dell’asilo suonava a Sessant.
CORSIONE: al forno come una volta.
MONTIGLIO  MONFERRATO:  l’acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel Monferrato agli inizi del ‘900.
GRAZZANO BADOGLIO: la processione del venerdì santo.
NIZZA MONFERRATO:  Nizza Monferrato: terra di botti e di vino.
MONTECHIARO: le sarte di Montechiaro.
MONASTERO BORMIDA: il polentonissimo di Monastero Bormida.

IL PERCORSO DELLA SFILATA
La sfilata del Festival delle Sagre parte alle 9.15 di domenica 10 da Piazza Marconi.

Prosegue per Via Cavour, Piazza Statuto, Piazza San Secondo, Via Gobetti, Corso Alfieri, Piazza Alfieri, Corso Alfieri, Piazza I° Maggio, Via Calosso, Viale alla Vittoria, Via F.lli Rosselli, Corso G. Ferraris per rientrare in Piazza Campo del Palio.