PROVINCIA DI ASTI“Resistenze all’abolizione delle Province? Eccome se ce ne sono, anche dentro il Pd. Ma abbiamo fatto una promessa agli elettori e adesso dobbiamo mantenerla”.  A dirlo è il ministro per gli Affari regionali e le autonomie locali Graziano Delrio, in un’intervista a Repubblica, a margine dell’intervento sul palco della Leopolda di Firenze: “Subito via le Province, io dell’appello dei costituzionalisti non so che farmene. Riduciamo i posti della politica, non è un dramma se qualche politico torna a lavorare”. E proprio in questa direzione i lavori starebbero procedendo stando a quanto afferma l’ex sindaco di Reggio Emiliaa: “Stiamo per affrontare la discussione nella commissione affari costituzionali della Camera. L’idea è quella di ridurre le varie materie di competenza oggi assegnate alle Province. Parallelamente al testo in esame alla Camera, ci sarà un disegno di legge per una modifica costituzionale che verrà presentato entro l’anno”. “A maggio non si voterà più per le Province perché nel frattempo saranno diventate enti di secondo grado. Non verranno cioè eletti dai cittadini e non ci sarà bisogno di votare per le Province”. A quel punto delle Province faranno parte i sindaci dei Comuni del territorio, che tutti assieme formeranno un’assemblea in seno alla quale verrà scelto il nuovo presidente a costo zero. Saranno cioè i sindaci a scegliere il presidente, non più i cittadini. “Si tratta di una riforma molto importante” ha sottolineato Derio confermando la roadmap per l’abolizione. “La competenza sulle scuole passerà direttamente ai Comuni, mentre la manutenzione delle strade, che è una tipica competenza intercomunale, resterà in carico alle Province. Solo che a quel punto le Province diventeranno di fatto una sorta di agenzia funzionale a servizio dei Comuni. Saranno le stesse assemblee dei sindaci a decidere di volta in volta quali competenze e quali cose affidare alle amministrazioni locali e quali invece lasciare alla nuova Provincia come agenzia intercomunale”.