Novità all’ospedale Santo Spirito Valle Belbo di Nizza Monferrato: da un mese gli esami del sangue, per i pazienti del Punto di Primo Intervento, vengono assicurati anche dalle 16 alle 8 del giorno successivo con l’utilizzo di analizzatori POCT, gestiti operativamente dal personale infermieristico. In questo arco di tempo non è prevista, infatti, la presenza del tecnico del Laboratorio Analisi, in servizio dalle 8 alle 16. Sempre grazie a questi strumenti di diagnostica decentrata, capaci di assicurare risultati analitici affidabili, gli esami del sangue vengono garantiti anche nei giorni festivi. Complessivamente al Punto di Primo Intervento nicese vengono eseguiti circa diecimila dosaggi all’anno. Caratterizzati da una notevole semplicità d’uso, i POCT (Point of Care Testing) possono essere adoperati anche dagli infermieri, opportunamente istruiti e costantemente tutorati dagli operatori del Laboratorio Analisi. La Regione Piemonte ha previsto nel 2000, con una specifica delibera, l’utilizzo di sistemi di diagnostica decentrata: quelli installati al Punto di Primo Intervento di Nizza rispondono pienamente alle indicazioni. Fatto il prelievo di sangue al paziente, l’infermiere carica direttamente le provette sull’analizzatore, che esegue gli esami richiesti e invia i risultati al sistema informativo rendendoli disponibili per la stampa e per essere letti dal medico. Il Laboratorio Analisi del Cardinal Massaia controlla, in remoto, il corretto funzionamento del processo analitico e l’affidabilità dei risultati grazie a un collegamento assicurato dal sistema informatico aziendale. “Siamo attualmente l’unica realtà del Piemonte – sottolinea Gianmatteo Micca, direttore del Laboratorio Analisi – ad aver applicato puntualmente le indicazioni contenute nella delibera regionale. La gestione informatica remota costituisce la vera innovazione di questo sistema. Attraverso il controllo remoto riusciamo infatti a garantire il controllo del processo e l’affidabilità del dato analitico. L’integrazione con il gestionale del Laboratorio Analisi assicura la tracciabilità dei referti e la loro archiviazione. Quest’ultima, in formato elettronico, permette di risalire in qualsiasi momento, anche a distanza di anni, ai dati analitici ricercati, garantendo contestualmente la sicurezza e la riservatezza di quelli sensibili, tutelati cioè dalla legge sulla privacy”. “La possibilità di eseguire esami con sistemi POCT – prosegue il dottor Micca – contribuisce significativamente ad assicurare un elevato standard qualitativo nella cura del paziente che si rivolge al Punto di Primo Intervento, garantendo equità di trattamento sulle 24 ore. Inoltre l’opportunità di disporre in tempi rapidi (entro trenta minuti) dei risultati dell’esame è funzionale a una diagnosi e a una terapia tempestiva, oltre a ridurre il rischio di un approccio diagnostico e terapeutico errato”.