E’ stata presentata ieri al Comune di Asti la prima manifestazione  zootecnica di bovini di razza piemontese allevati allo stato semibrado,  che si terrà domenica prossima a Variglie, in corso Alba 149, presso l’azienda di Domenico Viarengo. La fiera si aprirà in mattinata con la   presentazione e la valutazione delle mandrie. Seguirà la premiazione degli   allevatori e il pranzo presso la pro loco di Variglie. “Un allevamento importante, quello semibrado”, ha detto Franco Serra,   presidente della sezione astigiana di Arap, “che ha anche il pregio di   recuperare e valorizzare territori marginali, dimenticati”. “I modelli differenziati di allevamento sono tipici della razza piemontese”, ha   ricordato il direttore di Anaborapi Andrea Quaglino, “Quello della piemontese   può essere un ciclo chiuso, con il vitello che vive e si nutre in semilibertà sullo   stesso terreno in cui è stato partorito, a differenza di altre realtà, anche   europee, dove il vitello viene nutrito lontano anche molti chilometri da dove   nasce. E poi questo succede sui territori semicollinari come in pianura, o nelle   aree marginali, che rappresentano da questo punto di vista una vera e propria   ricchezza da sfruttare”. “L’allevamento semibrado rappresenta una tutela concreta dell’ambiente. E’   una grande opportunità per lo sfruttamento e il recupero di certe zone collinari,   altrimenti inevitabilmente destinate al degrado”, ha sottolineato Tiziano   Valperga, presidente di Arap, “la manifestazione ha anche questo obiettivo,   ricordare l’aspetto ambientale”. La razza bovina Piemontese è la prima razza autoctona italiana da carne sia   come consistenza di capi allevati (oltre 350.000), sia come numero di   allevamenti operativi (oltre 4.000). Il 95% degli allevamenti e dei capi si   trovano in Piemonte. Solo in provincia di Asti, circa il 30% degli allevamenti di   Piemontese pratica il pascolo semibrado. Nell’Astigiano si tratta di oltre cento   aziende, con un patrimonio di oltre 3500 vacche.  Il rispetto del territorio tipico dell’allevamento semibrado è stato ricordato   anche dal presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e forestali di Asti Marco   De Vecchi, che ha annunciato un importante appuntamento su questo tema:  “Un momento di studio ad alto livello sull’allevamento semibrado che si terrà a   novembre ad Asti, con visite in aziende per i colleghi, gli allevatori e gli   appassionati”. Un invito a non dimenticare la zootecnia, a non lasciarla sola, lanciato anche   alle istituzioni locali, è venuto da Domenico Viarengo: “La manifestazione di   domenica l’abbiamo costruita da soli, l’astigiano è la terza provincia del   Piemonte per numero di capi, la zootecnia è troppo importante per essere   dimenticata anche dalle istituzioni”. La Regione Piemonte, attraverso Ima, ha voluto dare il suo sostegno alla   manifestazione di Variglie: “Un appuntamento di rilievo regionale”, ha spiegato   l’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, “per una tipologia di   allevamento particolarmente moderna perché rispetta l’ambiente e   rappresenta, oltre che una garanzia sulla qualità della carne, anche un   elemento di benessere degli animali. Quello del semibrado è un settore   generalmente silenzioso, ha bisogno di una ribalta importante per essere   conosciuto e valorizzato”.