tribunale di asti - gazzetta d'astiAlba non ce l’ha fatta. La battaglia per riottenere il palazzo di giustizia, accorpato a quello di Asti dal 13 settembre come voleva la riforma Severino, non è andata a buon fine. E’ notizia di pochi minuti fa il fatto che la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta presentata da alcuni consiglieri regionali che volevano un referendum abrogativo della riforma che ha riscritto la geografia giudiziaria italiana. Sindaco, avvocati e amministratori albesi e braidesi, spalleggiati dal governatore del Piemonte Roberto Cota avevano chiesto a gran voce di poter riottenere il proprio palazzo di giustizia lamentando gravi disagi sia a livello pratico che economico dopo l’accorpamento con Asti. Nei giorni scorsi le fazioni, sia Alba che Asti, si erano recate a Roma per conferire con il ministro e a una settimana di distanza è arrivata la doccia fredda per i nostri vicini di casa. La riforma ha sancito il taglio di oltre mille uffici in tutta Italia. La norma sulla spending review del governo Monti aveva previsto la riduzione e l’accorpamento di 37 tribunali sui 165 esistenti, di 38 procure e la soppressione di tutte le 220 sezioni distaccate di tribunale.