Dal 1 gennaio 2018 entrerà in vigore in Piemonte l’”imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili” in seguito a un emendamento al bilancio presentato dal consigliere Davide Bono (M5S) e condiviso dalla Giunta regionale. L’imposta, che punta a limitare l’inquinamento acustico in atterraggio e decollo, prevede un gettito di 0,50 euro per ogni tonnellata o frazione di tonnellata dell’aereo e verrà destinata ai comuni vicino alle zone aeroportuali: Caselle, San Francesco al Campo, San Maurizio Canavese e area di Levaldigi. “L’imposta è prevista da una legge nazionale del 2000 – ha spiegato Bono durante il dibattito – ed è già applicata in Campania, Lazio, Marche, Emilia Romagna e Calabria. L’attenzione all’ambiente deve essere una priorità nella nostra società, è un tema che portiamo avanti da tempo. Ci sono norme che già vincolano il settore auto, pensiamo debba essere fatto lo stesso per l’aeromobile”, una posizione ripresa dagli interventi del gruppo 5 Stelle. Critico il centrodestra. “Introduciamo nuova tassa senza portarla in Commissione. Non possiamo farci ‘tasse in casa’ per risolvere i problemi di bilancio della Città di Torino e della Città metropolitana”, ha dichiarato Gianluca Vignale (Mns). Per Gilberto Pichetto (Fi) “è una nuova tassa per i piemontesi. Per intervenire sull’inquinamento acustico è necessaria una valutazione complessiva della Giunta sull’impatto negativo per il settore industriale e turistico”. Posizioni contrarie sono state espresse da Maurizio Marrone (Fdi) “il Movimento 5 Stelle è diventato stampella della maggioranza, il centrosinistra e i grillini dovrebbero dimostrare l’onestà di palesare il loro asse politico davanti a tutti i cittadini” e Gianna Gancia (Lega Nord) “oggi inauguriamo l’asse Pd-M5s e vince il partito unico della spesa pubblica. In questo modo si continua a danneggiare le partita Iva e il popolo dei non garantiti”. L’assessore al Bilancio, Aldo Reschigna, ha risposto alle obiezioni: “Un vincolo nazionale impedisce nuove imposte per tutto il 2017, per questo entrerà in vigore a inizio 2018. Secondo le previsioni dei nostri uffici il gettito complessivo sarebbe nettamente inferiore al milione di euro”.