La Giornata mondiale del rene, fissata per giovedì 8 marzo, farà tappa anche ad Asti: all’ospedale Cardinal Massaia il personale della Nefrologia allestirà, nella hall, un punto di controllo e informazione. Chi vorrà potrà sottoporsi, dalle 8,30 alle 11,30, al rilevamento gratuito della pressione arteriosa, rispondendo così concretamente al sollecito della Fondazione italiana del rene: “Al mondo una persona su dieci ha un danno renale. Controlla se sei a rischio”.

Informazioni verranno fornite all’utenza sulle principali condizioni di rischio (tra queste ipertensione arteriosa, diabete, uso prolungato di farmaci – specie antinfiammatori non steroidei – senza controllo medico, infezioni urinarie ricorrenti) e sulle buone regole per difendere i nostri reni, anche attraverso uno stile di vita sano e una dieta equilibrata. Si parlerà di dialisi e di trapianto di rene.

E se la il testimonial della campagna di sensibilizzazione nazionale ha il volto di Jeseifa Idem, campionessa mondiale e olimpica di canoa, ad Asti l’invito a dedicare attenzione alla prevenzione e alla diagnosi precoce viene dalla dottoressa Fulvia Caligaris, che guida la Nefrologia dallo scorso novembre. “La malattia renale – spiega – è insidiosa perché non dà sintomi: avanza silenziosamente è quando si manifesta, la funzionalità del rene è ormai fortemente compromessa e diventa necessaria la dialisi. In Italia l’insufficienza renale cronica rappresenta un’emergenza che costa 2 miliardi di euro l’anno. Giocare d’anticipo, attraverso la diagnosi precoce, ha molteplici effetti benefici e non richiede alcuno sforzo: basta sottoporsi regolarmente a esami molto semplici e economici, come i test delle urine e dei livelli di creatinina nel sangue, oltre alla misurazione della pressione arteriosa”. Quest’ultima è un altro passo importante per scoprire per tempo una nefropatia e, spesso, prevenirla.

L’Asl AT ha attualmente in carico 170 pazienti emodializzati, di cui 16 trattati con dialisi peritoneale. Complessivamente nel 2011 la Nefrologia ha garantito 23.056 emodialisi, oltre a 4.440 sedute di dialisi peritoneale (terapia attraverso la quale il processo di depurazione del sangue avviene all’interno dell’organismo sfruttando come membrana dializzante il peritoneo).

Altri dati sull’attività della struttura: 3.888 visite ambulatoriali, tra cui circa 600 primi accessi ogni anno; i pazienti finora trapiantati sono 71, mentre altri 30 sono in attesa dell’intervento.