Scuole salve in tutto il Piemonte, soprattutto nei paesi più piccoli e di montagna: la Giunta regionale prima e la Commissione Istruzione del Consiglio poi hanno approvato il Piano per il dimensionamento scolastico 2011-2012, che accoglie le richieste presentate dalle Province. In totale, saranno attive 658 autonomie scolastiche (26 salvate in deroga) e 3.612 plessi (63 salvati in deroga).
A rendere possibile l’operazione sono, come osserva l’assessore all’Istruzione, Alberto Cirio, gli stanziamenti della Giunta: “La scuola per noi è una priorità, e quindi abbiamo voluto che nessuna scuola chiudesse. Pertanto, abbiamo salvato tutte le situazioni che non sarebbero rientrate nei parametri. Sappiamo bene che questa scelta dovrà essere supportata da adeguate dotazioni di organico di insegnanti, personale amministrativo e bidelli, ma grazie ai 12,5 milioni di euro stanziati per il prossimo anno nell’ambito del Piano straordinario per l’occupazione, per assumere come fatto nel 2010 personale aggiuntivo, potremo far fronte ad eventuali ridimensionamenti richiesti dall’ultimo anno di adeguamento alla riforma Gelmini”.
“Sono risorse – prosegue Cirio – con cui continueremo a sostenere l’istruzione e l’occupazione, perché, come dicevano i nostri nonni, nella vita bisogna sempre dare ‘metà consigli e metà soldi’. Partendo da questo impegno, e grazie alle potenzialità del federalismo, sono convinto che ci siano tutte le premesse per lavorare insieme, costruendo in modo concertato una nuova scuola, adatta e calibrata alle specifiche esigenze del Piemonte”.