Nella cerimonia di premiazione organizzata sabato scorso in Vescovado ad Asti, Alice Micaela Toso, Gloria Benussi e Daniele Merlone hanno ricevuto rispettivamente da Stefano Zecchino (neo direttore del Museo Diocesano), Erminio Renato Goria (presidente Unione Industriali Asti) e Michele Maggiora (presidente di Asti Studi Superiori) le borse di studio di 500 euro ciascuna del bando promosso per il terzo anno consecutivo dal Progetto Culturale della Diocesi di Asti e Astiss.

Studentessa  del Master in Paleopatologia del Dipartimento di Archeologia della Durham University, classe 1988, Micaela Toso ha presentato un abstract della sua tesi “Vita e morte nell’Asti medievale: considerazioni sul rapporto tra status sociale e la salute di un gruppo di astigiani del X secolo” orientativamente classificabile nell’area “Ambiente e Cultura” per i suoi riferimenti generali e speciali all’analisi del patrimonio archeologico astigiano, attraverso lo studio dei resti umani del X secolo, al fine di evidenziare gli effetti che le diverse vicende storiche hanno prodotto sulla vita e la morte degli astigiani.

Laureandi in ingegneria Edile presso la Facoltà di Ingegneria I del Politecnico di Torino, Gloria Benussi (1986) e Daniele Merlone (1985)hanno invece presentato il loro argomento di tesi “Un progetto di Social Housing per Asti. Progettazione integrale di tre edifici e relative analisi di sostenibilità ambientale, economica e tecnologica” orientativamente classificabile nell’area “Servizi alla persona” del bando per i riferimenti generali e speciali ai progetti di Social Housing a servizio della cittadinanza di Asti e provincia.

I tre premiati, che si sono distinti per la sicurezza, la sintesi e la competenza con cui hanno dato conto del loro cammino di ricerca, hanno ricevuto tra gli altri i complimenti del sindaco Fabrizio Brignolo: “Riempie il cuore sentire nei ragazzi questo entusiasmo, l’elevato livello di qualità del lavoro che si apprestano a compiere, il loro ottimismo  e la loro fiducia. La città, il Paese, hanno bisogno di risorse umane come queste per affrontare il difficile momento che stiamo attraversando e anche attraverso questa iniziativa ritrovo il significativo impegno della Diocesi verso la crescita civile e sociale di Asti”.

“Il sentimento di soddisfazione che stamattina condividiamo tutti – ha detto il vescovo Francesco Ravinale – è un grande segno di speranza. I giovani mi sono sempre stati a cuore, particolarmente adesso, in un momento così delicato, in cui il loro benessere non è più scontato e la speranza è legata alla loro progettualità e alla loro competenza”.

MN