Anche i vini hanno un suono, non solo un sapore. Anche le canzoni hanno un gusto. Vini e canzoni nascono entrambi dalla fermentazione – dell’uva, del mosto o del processo compositivo. Hanno molti punti in comune: danno la giusta ebbrezza, vivono il loro momento migliore quando sono gustati in compagnia, procurano aggregazione e benessere, a volte anche uno stato di grazia. Suoni Divini è una rassegna ideata e condotta da Massimo Cotto, giornalista, esperto di musica, autore di libri e testi teatrali, direttore artistico del Festival di Castrocaro, del Premio De Andrè e di AstiMusica.

Cinque incontri musicali a bella gradazione etilica, che si svolgono ogni sera, da lunedì 10 a venerdì 14 settembre, alle 21.30 nella nuova area spettacoli della Douja d’Or: una struttura al coperto nel cortile dell’Enofila, con posti a sedere a ingresso gratuito e senza prenotazione.
Lunedì 10 settembre l’ospite è Vittorio De Scalzi dei New Trolls, da sempre rapito dalle delizie della tavola (suo padre era un famoso ristoratore genovese; uno dei suoi ultimi spettacoli s’intitola De Scalzi’s Restaurant), autore di brani immortali (da “Quella carezza della sera” a “Miniera” ad “Aldebaran”), artefice del primo concept-album nella storia della musica italiana (“Senza orario, senza bandiera”, scritto con Fabrizio De Andrè) e voce di quel Suonatore Jones che offriva “la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro non all’amore né al cielo”.
Martedì 11 settembre tocca a Francesco Baccini, apprezzato cantautore italiano, autore di successi come “Le donne di Modena”, “Genova blues” (cantata con Fabrizio De Andrè), “Sotto questo sole” (con i Ladri di biciclette) e recentemente di uno spettacolo interamente dedicato a Luigi Tenco. Amante del buon vino, ottimo affabulatore, miniera di aneddoti e storie dal sapore speziato.
Mercoledì 12 settembre, parole e canzoni di Mauro Ermanno Giovanardi, ex-voce dei La Crus e oggi artefice di una bella carriera solista che ha trovato uno dei suoi punti più alti nell’apparizione a Sanremo con “Io confesso”. Grande amante del rosso, da anni ha in repertorio una stupefacente versione de “Il vino” di Piero Ciampi.
Giovedì 13 settembre l’ospite è Danilo Sacco, che, dopo 19 anni come cantante dei Nomadi, ha abbandonato la band e ha iniziato un viaggio solitario, con un nuovo album e un lunghissimo e attesissimo tour. Gran bevitore, predilige il bianco, ha voce potente come il tuono e luminosa come il fulmine.
Venerdì 14 settembre protagonista della serata è Giulio Casale, poeta e musicista, collaboratore di Nanda Pivano, artista versatile che da anni alterna rock e teatro-canzone. Considerato il più accreditato erede di Giorgio Gaber, di cui ha portato sul palco alcuni spettacoli teatrali, considera il vino uno degli elementi fondamentali dell’arte.

La 46^ Douja d’Or chiude in musica domenica 16 settembre con un concerto della Mobil Swing Band (21.30, area spettacoli, ingresso gratuito).