Si chiama Ambulatorio per cefalee complesse e funziona da tre mesi nella struttura di Neurologia del Cardinal Massaia: un nuovo spazio specialistico a cui, ogni lunedì, accedono quattro pazienti.
“Lo scopo – spiega la dottoressa Maria Gabriella Saracco – è di selezionare, nell’ambito dell’attività ambulatoriale del Centro per la diagnosi e cura delle cefalee, i casi più complicati, con cefalee croniche spesso intrattabili e associate all’abuso farmacologico, per seguirli in modo più approfondito. Le cefalee croniche sono un’entità clinica eterogenea: includono tutte le forme con mal di testa per più di 15 giorni al mese, e in genere quasi tutti i giorni, per almeno tre mesi. Questo disturbo è altamente invalidante: determina una qualità di vita molto più scadente di quella dei pazienti con cefalea episodica, oltre a maggiori costi socio-economici per la comunità. Spesso, poi, i pazienti risultano refrattari alle comuni terapie di profilassi. La prevalenza di questo disturbo nella popolazione è di circa il 3%, in continuo aumento”. A esserne colpite sono soprattutto le donne.
La dottoressa Saracco è responsabile del Centro cefalee, attivo dal 1998: la affianca il neurologo Maurizio Cavallini. “I pazienti con cefalea complessa – indica – necessitano di più attenzione e tempo da parte del medico, che opera con un approccio globale mettendo in atto interventi farmacologici e non, ricercando eventuali co-morbilità – soprattutto psichiche – per trattarle il più precocemente possibile, combattendo l’abuso farmacologico, individuando e cercando di ridurre i fattori di rischio che favoriscono la cronicizzazione: come lo stress, uno scorretto di stile di vita, l’obesità, l’abuso di caffeina, la menopausa precoce”.
All’Ambulatorio per cefalee complesse non si accede attraverso la prenotazione al Cup: sono gli stessi medici a inserire i pazienti secondo la loro valutazione clinica. “Questo spazio specialistico – sottolinea la dottoressa Saracco – è un servizio in più che offriamo agli utenti, a costo zero, perché si avvale degli stessi operatori e delle strutture del Centro Cefalee, e in un’ottica di lotta al dolore cronico e all’abuso farmacologico”.
Sono una trentina i pazienti che finora hanno avuto accesso alla struttura. “Uno dei nostri obiettivi – indica il primario di Neurologia, Marco Aguggia – è collegare questo nostro piccolo polo di eccellenza ai centri nazionali di ricerca e sperimentazione, con cui stiamo già operando, per avviare eventuali trattamenti innovativi. Parallelamente continuiamo ad agire in stretto contatto con i medici di famiglia anche per sensibilizzare maggiormente i pazienti: molti di loro, per combattere la cefalea, fanno un uso eccessivo di farmaci. In questo caso si pone il problema della disassuefazione, trattamento che attuiamo con il ricovero in reparto: una quindicina i casi nel 2011”.
Intanto il Centro Cefalee continua a registrare un incremento di attività: l’anno scorso le prime visite sono state 522 (362 nel 2010). In aumento anche i controlli: 309 contro i 300 del 2010.