Orticaria, asma bronchiale, rinite, pollinosi, eczema sono tra le forme allergiche più diffuse che colpiscono gli astigiani: i servizi dell’Asl AT che, in questi casi, assicurano il percorso di diagnosi e cura degli utenti sono, all’ospedale Cardinal Massaia, gli ambulatori di allergologia della Medicina B, per gli adulti, e della Pediatria, per i bambini. In questi giorni, con l’inizio della primavera, gli specialisti astigiani si preparano a far fronte ai bisogni di assistenza dei tanti pazienti che soffrono di allergie stagionali provocate dai pollini: in particolare quelli derivanti dal fiorire delle graminacee (loglietto, avena, grano, mais, ecc.) e delle urticacee (la parietaria quella più comune e diffusa). Complessivamente, tra gennaio 2008 a dicembre 2010, sono stati 6.283 i nuovi accessi al Massaia, con una media di poco superiore ai 2.000 l’anno. Di questi, 4.669 sono stati seguiti dalla Medicina B e 1.614 dalla Pediatria, reparti diretti rispettivamente da Mauro Favro e da Paola Gianino. Tra i pazienti si registra una certa prevalenza di uomini (3.574) rispetto alle donne (2.709). La fascia d’età principalmente interessata è quella compresa tra 0 e 49 anni (circa 4.500 accessi); tra i 50 e i 69 anni si registrano poco più di 1.200 utenti, 386 tra i 70 e i 79 anni, mentre gli over 80 sono 144. Nel 2010 le principali allergie diagnosticate nell’Astigiano sono state la rinite (36%), l’orticaria (12%) e l’asma bronchiale (11%), mentre un numero considerevole di casi ha presentato un quadro allergologico complesso, che non ha consentito una diagnosi immediata al primo accesso, ma richiesto un iter diagnostico di approfondimento.
I sintomi più comuni – spiegano Favro e Gianino – sono prurito, tosse, congestione nasale, eruzioni cutanee e arrossamenti. La diagnosi passa attraverso indagini su cute come i Prick test e i Patch test, oppure le prove di tolleranza, che consistono in somministrazioni graduali di determinate sostanze e verifica delle soglie di reazione nei pazienti. Una volta identificate le allergie si possono mettere in campo trattamenti desensibilizzanti, che riducono le reazioni dell’individuo, terapie farmacologiche, per mitigare gli effetti delle reazioni stesse, e misure preventive, per evitare il contatto con l’allergene responsabile”.   
Fondamentale al Massaia il lavoro in rete che, insieme alla Medicina B e alla Pediatria, vede coinvolti anche i reparti di Dermatologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria e Pneumologia. In prima fila, nella conduzione dell’attività allergologica, per la Medicina B i medici Gianfranco Fornaca e Valerio Tomaselli, per la Pediatria Andrea Frediani, Cristina Zambelli, Gaia Militerno, Giuseppe Narzisi (quest’ultimo in servizio all’ospedale Santo Spirito di Nizza Monferrato).