ALTALANGA DOCGIl successo dell’Alta Langa docg in questo 2013 si misura in termini di domande di nuovi impianti giunte al Consorzio (74), aumento della produzione della scorsa vendemmia (pari a 600mila bottiglie) e, per il secondo anno consecutivo, incremento delle vendite di oltre il 25 per cento in tutto l’anno: numeri che parlano di un circolo virtuoso avviato negli ultimi anni di intenso lavoro sul prodotto, dell’attenta comunicazione e, allo stesso tempo, della dimensione piccola ed esclusiva che la produzione orgogliosamente mantiene. Numeri che rendono anche il giusto onore agli spumanti storici della grande tradizione piemontese, rinata grazie all’impegno di 80 famiglie di agricoltori e 12 aziende che da sempre producono metodo classico da uve Pinot Nero e Chardonnay, coltivate in vigneti in quota oltre i 250 metri sul livello del mare. Le uve per gli spumanti Alta Langa nascono, tra le province di Asti, Alessandria e Cuneo, in zone che sono forse estreme per la viticoltura ma che si rivelano estremamente vocate per le bollicine. Il Consorzio Alta Langa ha ereditato dai suoi soci questa serietà caparbia da viticoltori di alta collina e l’abilità di selezionare il fiore della produzione: ha alla base una fortissima e orgogliosa identità agricola e osserva un disciplinare produttivo rigoroso per i suoi spumanti esclusivamente millesimati. Vini di notevole ampiezza dei profumi e complessità: caratteristiche che si sviluppano grazie all’affinamento sui lieviti che avviene per non meno di trenta mesi in bottiglia. Lo spumante Alta Langa è prodotto come brut (bianco e rosé) e può diventare Riserva con una più lunga permanenza sui lieviti nei migliori millesimi. Il presidente Giulio Bava, a nome di tutte le aziende e gli agricoltori di Alta Langa, invita tutti a un brindisi con un calice dello Spumante che porta con sé i segni della crescita, della condivisione e di un ottimismo frutto di un lavoro ben fatto per un’Italia migliore nel 2014.