profughi (154)Lasceranno probabilmente l’Astigiano fra poche ore, giorni al massimo, i profughi arrivati nella notte a Villa Quaglia, la struttura gestita dai padri giuseppini e trasformata in in centro di primissima accoglienza per arginare l’emergenza. I 21 migranti tutti ragazzi giovani provenienti dall’Eritrea (non ci sono bambini), si aggiungono agli altri richiedenti asilo politico, circa 250, che dal marzo scorso hanno trovato ospitatlità nell’Astigiano. Un’ospitalità che in alcuni casi diventa stanziale, mentre in molti altri, circa la metà, significa solo una sosta in un viaggio che ha altre mete, lontane da Asti e in molte casi anche lontane dall’Italia. Spesso infatti i migrati vedono il nostro territorio solo come una tappa di una migrazoine che li porta nei paesi del Nord Europa. Chi invece sceglie di rimanere viene accolto in una rete di sostegno creta da molti attori fra cui Piam, Consorzio Coala, Diocesi, Prefettura e altre Cooperative che ne gesticono la presenza sul territorio. Ad oggi la maggioranza dei profughi ha trovato ospitalità nei centri di Villanova, Capriglio, ma c’è anche chi è ospite di Canoniche o di famiglie.