Anche il Piemonte sotto la scure dell’agenzia di rating Moody’s, che ha fatto partire una raffica di declassamenti per banche, società per azioni pubbliche e enti locali. La nostra regione è “in buona compagnia”, con Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise,  Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto. Senza contare due Province autonome (che hanno valenza di Regioni) di Trento e Bolzano e cinque Comuni: Milano, Napoli, Siena e Venezia e Civitavecchia.
Quanto al settore finanziario, declassati la Cassa del Trentino e Finlombarda SpA (che presentano un rating superiore a quello medio d’Italia) sette spa a capitale pubblico: Poste Italiane, Eni, Terna, Sias, Acea, Compagnia Valdostana delle acque e Atlantia. Tre sono state poste “sotto osservazione”: Finameccanica, Snam e Hera. Mentre Telecom, Enel, Edison, A2a e Aeroporti di Roma sono passate indenni.
Non è andata meglio alle banche. Unicredit, Unicredit Leasing, Intesa Sanpaolo, Banca Cr Firenze, Banca Imi, Banca Monte Parma, Cassa Risparmio Parma e Piacenza, Banca Popolare Friulandria, Banca Carige, Credito Emiliano, GE Capital, Cassa Depositi e Prestiti e Ismea: i commenti non sono benevoli, c’è che parla persino di una sorta di ritorsione legata all’inchiesta giudiziaria aperta dalla Procura di Trani su un’altra agenzia di rating, la Standard & Poor’s, con gravi ipotesi di reato.