Ad Asti siamo in 76.534, per la maggior parte donne: 40.080, un numero che non si raggiungeva dal 1982. Gli uomini sono 36.454.
A renderlo noto è l’ufficio statistica del Comune, diffondendo il prospetto riepilogativo del movimento della popolazione per il 2010 elaborato per l’Istat e aggiornato al 31 dicembre scorso.

In totale, rispetto ai 75.910 residenti registrati al 1° gennaio, il 2010 si è chiuso con un incremento di 624 unità (254 maschi e 370 femmine).
Il trend è ancora in crescita, dopo il boom del 1979 (quando si era sfiorata quota 80.000) e la flessione degli anni ottanta (74.649 residenti nel 1989) e degli anni novanta (73.158 residenti nel 1999).
I nuovi iscritti all’anagrafe sono 2.630 (più del 2009, quando erano stati 2.470 e anche del 2008, quando erano stati 2.621): 1.286 sono maschi e 1.344 sono femmine. Gli stranieri sono 761 (962 nel 2009).

I nati del 2010 sono stati 326 fiocchi azzurri e 323 fiocchi rosa, per un totale di 649 unità (in calo sia rispetto al dato del 2009, 687, che rispetto a quello del 2008, 650); i decessi sono stati 857 (più che nel 2009, 799, e che nel 2008, 833).
I matrimoni sono stati 215, di cui 95 civili e 120 religiosi: un dato che torna a invertire il rapporto di prevalenza stabilito nel 2009, quando su un totale di 254 unioni, 128 erano state quelle celebrate con rito civile e 126 quelle celebrate con rito religioso. In 33 delle unioni del 2010, almeno uno dei due sposi era un cittadino straniero.
Nelle 33.492 famiglie di Asti al 31 dicembre 2010, risultano vivere 75.738 persone (36.120 maschi e 39.618 femmine). Sono 796 le persone (tra 334 uomini e 462 donne) che risiedono in convivenza.

Marianna Natale