Il 90% dei 60.743 pazienti che nel 2009 sono ricorsi al Pronto Soccorso del “Massaia” presentavano un codice basso di gravità (18% bianco, 72% verde): molti di questi casi si sarebbero potuti risolvere attraverso il medico di famiglia. E’ uno dei dati emerso dalla conferenza stampa che l’Asl AT ha tenuto questa mattina nella Struttura diretta da Gianluca Ghiselli.
La necessità  di accessi appropriati, per non andare a intasare un reparto deputato a rispondere anzitutto all’urgenza ed emergenza, si ripropone anche alla luce di un aumento complessivo dell’utenza che, nel 2009, è stato del 3,9% rispetto all’anno precedente: in linea con il trend regionale e nazionale. “Per fortuna – ha spiegato Ghiselli – al Massaia funzionano gli ambulatori con accesso a tempo zero, capaci di accogliere anche un numero consistente di persone che, in altri tempi, si sarebbe rivolta alla nostra struttura: nel 2009, con questa modalità, si è data risposta complessivamente a 24.954 utenti”.
Qualche segnale nuovo per il Pronto Soccorso dell’ospedale Santo Spirito di Nizza, dove i codici bianchi hanno registrato un leggero decremento “avendo probabilmente trovato una risposta appropriata – ha indicato Ghiselli – nel Gruppo di cure primarie della Casa della salute”.
Altri dati su Asti: nel 2009 l’84,8% (+ 1,8%) dei pazienti ha atteso per più di un’ora e mezza per accedere alla visita, ma in compenso il 66% (-2%) è rimasto in Pronto Soccorso (quindi anche per sottoporsi agli esami) per meno di 3 ore. Al termine degli accertamenti, l’80% è stato dimesso, il 14% è stato ricoverato (la restante parte ha lasciato la struttura prima della visita).
I ricoveri in urgenza, inoltre, hanno registrato, nel confronto tra i bienni 2006/2007 e 2008/2009, un +2% per gli anziani ultra74enni, mentre per tutte le altre fasce di età si è avuto un decremento.
Presente alla conferenza stampa il primo cittadino di Asti Giorgio Galvagno, presidente della Rappresentanza dei Sindaci dell’Asl AT: affiancato dal direttore generale Luigi Robino, ha visitato lo spazio dell’Osservazione Breve Intensiva, venti posti letto riservati ai pazienti la cui patologia non consente nell’immediatezza di essere dimessi o ricoverati.
Galvagno, accompagnato dal consigliere comunale Claudio Campia, presidente della Settima Commissione che si occupa anche di sanità, ha posto l’accento sui tempi di attesa in Pronto Soccorso e su quelli degli ambulatori “a tempo zero”. I rappresentanti dell’Asl hanno mostrato il monitor, in sala d’attesa del Pronto Soccorso, su cui vengono continuamente aggiornate le presenze distinte per codice (rosso, giallo, verde e bianco): “Spesso – ha spiegato Ghiselli – chi sta fuori dal reparto percepisce solo l’attesa, non le condizioni in cui si lavora all’interno della struttura”.  ?
Accolta molto favorevolmente dal direttore generale la necessità, espressa da Galvagno, di attivare servizi sul territorio del capoluogo: “L’Azienda – ha affermato Robino – è fortemente impegnata perché gli utenti con codice a bassa gravità possano trovare risposte appropriate attraverso i Gruppi di cure primarie: concordando insieme al Comune la localizzazione più adeguata del servizio, fornendolo anche di attrezzature per diagnosi di primo livello”.
Galvagno, da parte sua, ha ribadito la collaborazione del Comune con l’Asl e annunciato l’intenzione di realizzare in futuro “un nuovo parcheggio intorno al Massaia, inserendolo all’interno di un’area verde”.      
Alla conferenza stampa hanno preso parte anche Mauro Favro, direttore sanitario d’Azienda, Donatella Ciaceri, direttore del “Massaia”, Silvano Cardellino, a capo del Dipartimento Emergenza Accettazione.