anteprimavendemmiaE’ tutto nelle parole di Francesco Giaquinta, direttore Confagricoltura Asti, il dato della vendemmia della nuova annata: “E’ una vendemmia di ottima qualità, certamente superiore rispetto a quella del 2014 ma condizionata dal caldo eccessivo in un brevissimo lasso di tempo. Alcuni prodotti potrebbero risultare carenti di profumo e colore” ha detto ad Anteprima Vendemmia la scorsa settimana. Andrea Faccio, vicepresidente Confagricoltura Asti e presidente della sezione vitivinicola nazionale di Confagricoltura, ha sottolineato con orgoglio il sorpasso, in termini di produzione, maturato dall’Italia nei confronti della Francia, 48,9 milioni di bottiglie a 46,6 milioni: “Siamo i primi nel mondo, punto di riferimento per qualità e quantità ma dobbiamo imparare a comunicarlo. Dobbiamo superare le divisioni e collaborare per incrementare ancora di più la quota di export, anche in virtù del fatto che i consumi nel mercato nazionale sono in costante calo”.  Il vicepresidente di Confagricoltura Asti ha commentato anche il ritorno alla campagna dei giovani: “L’agricoltura è finalmente tornata una cosa “bella” e il vino è sinonimo di storia, come testimoniato a livello mondiale dal riconoscimento dei vitigni del Monferrato nel patrimonio UNESCO”.  Vendemmia 2015 promossa, quindi, a pieni voti? “L’andamento climatico – ha concluso Faccio – è stato perfetto, ci aspettiamo grandi vini d’eccellenza e da invecchiamento. Con queste condizioni le Barbere faranno faville, l’unico neo è legato alle quantità, leggermente inferiori rispetto alle annate passate”.  Una diminuzione quantitativa non omogenea sul territorio come chiarito dal direttore Giaquinta: “Abbiamo rilevato un andamento produttivo a macchia di leopardo. In alcune zone la produzione è aumentata anche del 20%, in altre è calata della medesima percentuale. Restiamo tuttavia nei requisiti stabiliti dal Disciplinare”.
Il binomio qualità-prezzo è invece una problematica conosciuta dal mondo vitivinicolo ed è ancora Giaquinta a tracciarne un quadro preciso: “La Barbera è aumentata di prezzo mentre per il Moscato eravamo già giunti all’accordo, di durata biennale, nel 2014”. Giaquinta prospetta una ripresa dei prezzi “entro tre annate”, una previsione più che attendibile visto il determinante ruolo di mediazione che ha esercitato in prima persona per l’approvazione dell’accordo triennale del Brachetto.  A presentare al pubblico la nobiltà dei vini piemontesi, Bruno Rivella (enologo e già presidente dell’Onav) ed Elio Pescarmona (enologo e direttore della Cantina Tre Secoli di Mombaruzzo), protagonisti della degustazione guidata ai sei vini (Moscato, Brachetto, Barbera, Dolcetto, Piemonte bianco, Monferrato bianco) che hanno offerto un saggio delle già robuste caratteristiche organolettiche  La vendemmia 2015, secondo Bruno Rivella, ha premiato i produttori più attenti alle richieste del vigneto: “Il caldo intenso, associato alla totale assenza di precipitazioni, ha rallentato il ciclo vegetativo e posto le basi per un anticipo della maturazione. La qualità delle uve si è mantenuta ottimale grazie agli sbalzi termici tra notte e giorno, condizione necessaria a garantire l’equilibrata gradazione zuccherina, e le piogge, che specialmente verso fine agosto hanno inumidito e dissetato la vite. Questa vendemmia ha premiato i produttori più attenti alle richieste del vigneto: chi ha defogliato le viti, ad esempio, sperando di migliorare l’arieggiamento si è ritrovato invece con l’uva “cotta” dal sole”.