Don Sciortino è sicuro del suo teorema: non c’è futuro per il Paese senza politiche serie e di lungo respiro per sostenere la famiglia.
E svolge questo ragionamento con passaggi logici, serrati, tra considerazioni pratiche e provocazioni, mentre al Centro culturale San Secondo, introdotto da don Gallo, presenta il suo libro “La famiglia cristiana. Una risorsa ignorata” (Mondadori 2009).
“Ci stanno facendo credere che esistano chissà quali emergenze – ha detto il direttore di Famiglia Cristiana – ma la sola, autentica emergenza è la povertà. In particolare quella della famiglie italiane, delle famiglie con figli a cui tutte le settimane io cerco di dare la parola sul mio giornale: queste famiglie, le situazioni che devono affrontare, vanno riportate al centro del dibattito italiano”.
E’ dal maggio dello scorso anno che Sciortino gira l’Italia presentando il suo libro e ne avrà ancora fino al prossimo autunno: segno evidente che l’argomento di una famiglia che dovrebbe essere percepita come una risorsa e che invece le politiche governative trattano come un costo per il Paese, non smette di riscuotere interesse.
“A cosa pensa chi si occupa del destino di questo Paese vecchio – si chiede don Sciortino – un Paese dalle mille rughe, dalle vite fragili, che è agli ultimi posti per tasso di natalità, che nei prossimi anni vedrà totalmente invertita la piramide della popolazione, con 21 milioni di anziani che peseranno su 8 milioni di giovani? Bisogna avere progettualità, ideali, al di là del colore politico, non lasciare che le famiglie siano da sole a fare i conti con i molti problemi aperti dalla crisi che ci ha investiti”.
Proclami politici che rimangono lettera morta, tra inutili Family Day e ministeri dedicati, maternità impossibili, nuove povertà, ragazzi senza un futuro, enormi lacune nel welfare: “La battaglia per la famiglia – ha concluso don Sciortino – è una battaglia per la vita: noi, adesso, ci stiamo suicidando”.
Marianna Natale