bilancioLa Città di Asti è tra le prime in Italia ad aver approvato il bilancio di previsione 2015 e il Consiglio Comunale ha addirittura impiegato un giorno in meno del previsto per arrivare alla votazione finale. “Abbiamo scelto di rischiare e di approvare il bilancio anche se non sono ancora pervenuti i dati definitivi dei trasferimenti statali e regionali, per rompere la brutta consuetudine di approvare i bilanci di previsione a metà dell’anno, circostanza che di fatto impedisce una buona gestione delle risorse” commenta il sindaco Fabrizio Brignolo. “Possono così immediatamente partire le procedure per spendere i quasi due milioni di euro presi a mutuo per ristrutturare le scuole della Città – continua -. Abbiamo immediatamente accolto la possibilità data dal governo Renzi di aumentare il tasso di indebitamento e superare il patto di stabilità sia per dare un ambiente più sicuro e gradevole ai nostri ragazzi, sia per far partire le opere pubbliche che sono sempre un volano per l’economia”. Sulla spesa corrente, invece, i pesanti tagli di Stato e Regione (4.700.000 euro) e la necessità di accantonare un fondo per i crediti difficili da riscuotere (oltre 3 milioni di euro) costringono Asti a tirare la cinghia e per la prima volta sono stati anche ridotti gli stanziamenti per il settore sociale. Parziale sollievo è venuto dall’approvazione di alcuni emendamenti. In particolare molto ossigeno al fronte sociale è pervenuto dall’emendamento della consigliera Cotto, che sposta 200.000 euro dal trasporto pubblico ai servizi sociali. “In una prima fase manterremo invariato il servizio di trasporto – spiega Brignolo – sperando di poter recuperare le risorse altrove e ripristinarle con una variazione di bilancio: se questo non sarà possibile, o se il consiglio considererà ancora prioritaria la spesa sociale, destinando sempre a questo settore eventuali sopravvenienze attive, forse dovremo contrarre alcune corse nella seconda parte dell’anno”. Altri 30.000 euro per il sociale sono venuti dall’approvazione da parte del Consiglio di un emendamento dei consiglieri Scognamiglio, Bosia, Giargia e Zangirolami (sinistra e cinque stelle), che ha tolto le risorse alla gestione del Palazzo di Giustizia che, fino a settembre 2015, sarà a carico del Comune di Asti. E’ stato anche approvato un emendamento di Ferrero (Pdl) che consentirà di spendere 50.000 euro per punti luce nelle frazioni. Accolto anche un emendamento della consigliera Quaglia (Pdl) che destina risorse alla scuola San Domenico Savio. Respinti invece gli emendamenti di Bosia, Scognamiglio, Giargia, Zangirolami che avrebbero sottratto 40.000 euro al settore turismo e palio e 65.000 euro alla ristrutturazione dello spazio di piazza Leonardo Da Vinci: “Turismo e palio sono già al minimo delle risorse e sono una leva per lo sviluppo della Città; in piazza Leonardo da Vinci sarà invece creata una scuola per adulti di grande importanza sociale: non avrebbe avuto senso bloccare il progetto togliendo il finanziamento” ha spiegato il sindaco.