La giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo del nuovo ponte sul Versa in corso Alessandria. Un’opera da quasi mezzo milione di euro che metterà in sicurezza la più importate arteria di ingresso in città, che più volte in passato, in occasione di forti piogge è stata chiusa al traffico, nonché le aree adiacenti (si ricordano ancora gli allagamenti a numerosi capannoni che avevano arrecato danni ingenti). Ponte più alto di un metro Il nuovo ponte sarà di circa un metro più alto rispetto a quello attuale. “L’intera area sarà quindi messa in sicurezza per piene con tempi di ritorno di durata duecentennale” spiegano il sindaco Fabrizio Brignolo l’assessore ai lavori pubblici Alberto Ghigo. I nuovi argini L’intervento sul ponte sarà seguito da un intervento sugli argini del Versa, a monte di corso Alessandria. Le precedenti esondazioni Più volte in passato il corso Alessandria è stato chiuso per l’esondazione del Versa, causata proprio dall’inadeguatezza del ponte, e molte volte era stato chiuso precauzionalmente perché l’acqua aveva raggiunto il livello di guardia sotto l’impalcato. “Episodi di esondazione –spiega il sindaco Brignolo- non se ne sono più verificati dal 2013, cioè da quando, grazie al Gruppo Protezione Civile della Città di Asti presieduto da Oscar Ferraris, abbiamo effettuato continue attività di pulizia in alveo: tuttavia il rifacimento del ponte mette in sicurezza in maniera definitiva la zona”. Grandi opere per il territorio “Il rifacimento del ponte sul Versa –spiegano Brignolo e Ghigo- si aggiunge a numerosi altri interventi che il Comune ha intrapreso per la sicurezza idrogeologica: ad esempio sono in corso i lavori per risistemare la frana e riaprire la strada Santo Spirito, nonché quelli per ripristinare la collina su cui insiste la piazza della chiesa di Quarto”. Il rifacimento del ponte sul Versa sarà realizzato come urbanizzazione diretta dall’operatore che sta effettuando interventi edilizi sul corso Alessandria. “E’ importante –conclude il sindaco Brignolo- che, in un momento di crisi, l’amministrazione riesca ad attivare più opere edili possibili, pubbliche e private, per cercare di non lasciar morire completamente l’economia”.