isrtaChi era quel giovane partigiano a cui è intitolato lo storico viale di ippocastani all’ingresso di Costigliole? A Corrado Bianco, “Barbarossa” nella IX Divisione Garibaldi comandata da Primo Rocca, è dedicata la passeggiata “resistente” che si svolgerà a Calosso domenica 30 novembre. L’iniziativa è promossa, nel 70° anniversario della morte del garibaldino, dall’Israt con i Comuni di Costigliole e Calosso. Quest’ultimo centro comprende il luogo di località Crevacuore dove, nel dicembre 1944, “Barbarossa” fu ucciso in un’imboscata, a 24 anni, dal milite della divisione San Marco Fulvio Vitali: aveva con sé importanti documenti e una cospicua somma di denaro da consegnare al comandante Rocca. Lo ritrovarono in un pozzo, due settimane dopo la scomparsa, rapinato anche dell’orologio e del portafogli. Questa e altre vicende legate alla vita di Corrado Bianco saranno raccontate domenica a Crevacuore, intorno alle 15.30, al termine della passeggiata che avrà inizio alle 14.45. La partecipazione è libera: ritrovo alle 14.30 davanti al monumento dei caduti di Calosso. La narrazione sarà condotta da Mario Renosio, direttore dell’Israt, Filippo Romagnolo, assessore alla Cultura del Comune di Costigliole, e Gino Risso che a Corrado Bianco ha dedicato un libro. Una targa sarà scoperta nel luogo in cui “Barbarossa” perse la vita. L’iniziativa, a cui aderiscono Associazione Davide Lajolo, Progetto Bella Ciao, Associazione Costigliole Internazionale, rientra nel programma che l’Israt ha messo a punto per il 70° anniversario della Resistenza. In calendario anche la rievocazione “2 dicembre 1944: il grande rastrellamento” fissata per martedì 2 dicembre, alle 17, nella sala del Municipio di Rocca d’Arazzo. Dopo il saluto del sindaco Pierluigi Berta sarà proiettato il documentario “La guerra tra le case”. A cura del Teatro degli Acerbi la lettura di documenti e testimonianze di chi vide arrivare i reparti tedeschi e fascisti o di chi assistette alla deportazione dei civili. La rievocazione è promossa da Comune, Comunità Collinare Val Tiglione e dintorni, Israt, che con l’Associazione Campi Aperti organizza anche la serata dal titolo “Il rastrellamento del 2 dicembre 1944, 70 anni dopo” prevista per venerdì 5 novembre, alle 21, a Castello d’Annone. All’introduzione di Mario Renosio seguirà la riproposizione di una drammatizzazione sull’evento firmata anni fa da Piera Medico, Franco Idino e altri annonesi. In programma letture di testimonianze e canti. La serata ha il patrocinio del Comune. Ingresso libero.