“I più grandi chef e architetti hanno in comune la ricerca dell’essenziale, di quella “sezione aurea” del gusto e dello spazio capace di rendere uniche le loro creazioni. Ci è sembrato stimolante far lavorare fianco a fianco i due professionisti non solo per dare vita a ricette originali ma per dimostrare che la forma modifica il gusto e che il gusto è anche nella forma. Come il profumo e il gusto di un vino cambiano in bicchieri diversi, così, a parità di ingredienti, un agnolotto quadrato del Monferrato ha un gusto diverso rispetto a un agnolotto albese al plin e un gianduiotto realizzato a stampo o tramite estrusione non dà le stesse sensazioni di uno fatto a mano”. Sono parole dell’astigiano Roberto Bava, ideatore del progetto Architetti in Cucina che il 23 e 24 marzo prossimi porterà a San Paolo sapori e profumi del Piemonte.
La rassegna di ricerca enogastronomica fa tappa in Brasile dopo l’evento del maggio 2008 all’Armani Ginza Tower di Tokyo, dove Kengo Kuma (architetto tra i più noti e geniali dello star-system giapponese) con l’aiuto di Enrico Derflingher (chef italiano tra i più conosciuti al mondo) ha creato una nuova forma per i tagliolini fatti a mano, i piemontesi “tajarin”.
A San Paolo i piatti porteranno la firma dell’architetto Ruy Ohtake e dello chef Alex Atala. I vini Bava e Giulio Cocchi accompagneranno un menù composto da sette portate: calamari e alghe al peperoncino profumato Amouse Boche, carpaccio croccante, duo di patate glassate, usuzukuri con barbabietola, treccia di carne e fegato, graviola, maracujà e tangerina come dessert, petits fours.
“Le forme di quel che si mangerà – anticipa l’architetto paulista in merito all’appuntamento dei prossimi giorni – sfiorano l’astratto per non essere ovvio. Il disegno tanto misterioso, ma stimolante. I colori della natura e della città”.

A presentare le serate sarà il giornalista J.A. Dias Lopes della rivista “Gosto”.