NIZZA MONFERRATO – Una nuova attrezzatura per la chirurgia dei turbinati nasali è stata introdotta all’ospedale Valle Belbo di Nizza Monferrato: è un bisturi a radiofrequenza, adottato contro l’ostruzione della respirazione nasale e per trattare le forme del russare. Si tratta di disturbi di cui soffrono, anche nell’Astigiano, molte persone.

L’apparecchiatura – spiega il dottor Paolo Pisani, primario di Otorinolaringoiatria al Cardinal Massaia di Asti – produce un ridotto impatto sui tessuti, limitandone il sanguinamento, così da non richiedere il tamponamento nasale. Anche le reazioni cicatriziali sono minime. Grazie agli investimenti dell’Azienda, l’elettrobisturi è stato specificatamente destinato all’ospedale di Nizza in un’ottica di rafforzamento delle prestazioni ambulatoriali: lo utilizziamo al day hospital multispecialistico chirurgico, il che significa per il paziente – se non ci sono complicazioni – essere dimesso in giornata, dopo l’intervento in anestesia locale e una permanenza di un paio d’ore in reparto. Si evitano così i disagi del ricovero”.

L’utilizzo del bisturi a radiofrequenza costituisce il superamento della chirurgia tradizionale, che richiede, per gli stessi interventi attuati a Nizza, il ricovero per almeno una notte. “L’ospedale Valle Belbo – sottolinea Luigi Robino, direttore generale dell’Asl AT – si sta progressivamente qualificando con servizi unici per l’intero territorio astigiano: prima dell’attivazione del bisturi a radiofrequenza era infatti entrata in funzione la dose unica del farmaco, mentre sta riscuotendo apprezzamento il sistema di comunicazione telefonica con i medici di famiglia, aggiornati sulle condizioni dei loro pazienti subito dopo l’intervento chirurgico attuato in regime di day hospital o di day surgery”.

L’ospedale Valle Belbo – conferma il dottor Pisani – assicura prestazioni ambulatoriali chirurgiche di buon livello: per la nostra specialità pensiamo di chiudere il 2008 con oltre 1300 prestazioni”.

Intanto all’Otorinolaringoiatria del Cardinal Massaia”(dove nel 2007 le prestazioni ambulatoriali sono state circa 9 mila) il laser ha sostituito il bisturi per alcune patologie specifiche. “Questa tecnica – indica Pisani – si rivela particolarmente utile per la chirurgia oncologica: operiamo con interventi mirati alla conservazione dell’organo e per produrre il minimo impatto sui tessuti”.