Nata nell’autunno scorso allo scopo di divulgare la cultura del Barolo nel mondo, la nuova associazione “Accademia del Barolo” si presenterà al grande pubblico attraverso l’organizzazione della prossima Asta del Barolo, evento che il 28 e il 29 aprile chiamerà a raccolta esperti del settore, giornalisti ed enoappassionati presso il Museo del Vino, all’interno del Castello di Barolo, prestigiosa location scelta per l’evento.

L’Accademia del Barolo è formata da quattordici delle più prestigiose aziende delle Langhe, diverse fra loro, ma unite dalla stessa filosofia: la ricerca estrema della qualità. Azelia, Michele Chiarlo, Conterno-Fantino, Damilano, Poderi Luigi Einaudi, Gianni Gagliardo, Franco Martinetti, Monfalletto – Cordero di Montezemolo, Pio Cesare, Prunotto, Luciano Sandrone, Paolo Scavino, Vietti e Roberto Voerzio: icone riconosciute di uno dei più grandi vini del mondo, proiettate insieme verso un contributo non più solo individuale – una novità per il Piemonte vitivinicolo – all’apertura di nuovi spazi adeguati al livello che il Barolo merita.
«In questa sua tredicesima edizione, l’Asta del Barolo si rinnova – afferma il presidente dell’Accademia del Barolo, Gianni Gagliardo –. La nuova formula non prevede più i collegamenti con altre location, che hanno caratterizzato l’evento fino allo scorso anno, e che a suo tempo furono una novità assoluta, ispirando altre aste importanti».

Un partner ci sarà anche quest’anno eccome, ma non sarà collegato in diretta. Il 26 aprile, infatti, l’Asta del Barolo sarà a New York da Zachys, la più rinomata Casa d’Aste americana di grandi vini, dove – per la prima volta – verrà dedicata una sessione interamente al vino italiano, o meglio, ad un singolo vino italiano, il Barolo: un vero successo, che premia il lavoro dell’Accademia del Barolo. Verranno battuti all’asta 40 lotti di annate storiche, e un ruolo di primissimo piano giocheranno anche i 14 grandi formati da 12 litri di Barolo 2009, uno per ogni produttore dell’Accademia del Barolo, che proporranno autentici pezzi unici, battuti in Anteprima.
Il giorno prima, presso il celebre ristorante Del Posto, è in calendario un seminario–degustazione guidata rivolto a stampa e trade, condotto dai produttori in persona presentati dal giornalista Anthony Giglio. Farà seguito, in serata, la cena in onore dell’Accademia del Barolo, offerta da Zachys ai suoi migliori clienti.

Tra le tante novità dell’edizione di quest’anno, anche la possibilità per gli enoappasionati di trascorrere un weekend completamente immersi nel mondo del Barolo. Ecco dunque la possibilità di godere di un pacchetto weekend che prevede nella giornata di sabato 28 la partecipazione ad un minicorso di conoscenza del Barolo, la visita esclusiva alle aziende dei produttori dell’Accademia, la cena presso il ristorante stellato “Da Guido” di Pollenzo, con degustazione di 14 Barolo di annate storiche, e il pernottamento presso l’Albergo dell’Agenzia di Pollenzo. Il momento clou arriverà domenica 29, quando, a partire dalle 11, prenderà il via la XIII edizione dell’Asta del Barolo, seguita dal Pranzo dell’Asta, preparato dallo chef Giampiero Vivalda del ristorante “Antica Corona Reale” da Renzo di Cervere, che proporrà un menù in accompagnamento ai 14 Barolo 2007 dei produttori soci dell’Accademia.

Saranno poi 21 i lotti battuti all’Asta, tutti messi a disposizione dai produttori dell’Accademia. Si comincerà con due lotti di Azelia (un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Bricco Fiasco 2000 più un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Margheria 2004 più un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG San Rocco 2000 e un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Bricco Fiasco 1999 più un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Margheria 2004 più un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG San Rocco 1999), seguiti dai lotti di Michele Chiarlo (sei bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG 1985 e un doppio magnum da 3 L di Barolo DOCG Cerequio 1996). Quindi sarà la volta del lotto firmato Damilano (due bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Liste Riserva 2001 più due bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Cannubi 2001 più due bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Riserva 2001) e dei lotti di Poderi Luigi Einaudi (un doppio magnum da 3 L di Barolo DOCG Nei Cannubi 1996 più sei bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Nei Cannubi 1998). Monfalletto – Cordero di Montezemolo metterà all’asta due lotti (tre bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Monfalletto 1987 più tre bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Enrico VI 1987 e tre magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Bricco Gattera 1997), per passare ai lotti di Paolo Scavino (dodici bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Bric del Fiasc 1999) e Prunotto (sei bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Bussia 1999). Saranno quindi due i lotti di Franco M. Martinetti (dodici bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Marasco 2000 e un doppio magnum da 3 L di Barolo DOCG Marasco 2001) e uno quello di Gianni Gagliardo (sei bottiglie da 0,75 L di Barolo DOCG Preve 2000). Quindi toccherà a Vietti (un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Brunate 2005 e un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Lazzarito 2005) e a Sandrone (un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Cannubi Boschis 1996 più un magnum da 1,5 L di Barolo DOCG Le Vigne 1996 e un doppio magnum da 3 L di Barolo DOCG Le Vigne 1997), per chiudere infine con i lotti di Pio Cesare (un doppio magnum da 3 L di Barolo DOCG 1999) e Conterno-Fantino (sei bottiglie da 0,75 L di Barolo Vigna del Gris 2004 e un doppio magnum da 3 L di Barolo Sorì Ginestra 2003).
A questi si aggiungerà un lotto speciale composto da una bottiglia per ogni produttore scelta appositamente per l’occasione.