07.FESTA-REPUBBLICALa festa della Repubblica torna ad assumere i suoi toni “tradizionali”. Dopo l’originalità che l’anno scorso ha caratterizzato il 2 giugno quando il centro città si era trasformato nella Cittadella della Pubblica Amministrazione, quest’anno la manifestazione si svolgerà all’insegna della sobrietà. Lunedì a fare gli onori di casa saranno il prefetto Pierluigi Faloni, il sindaco Fabrizio Brignolo e il commissario straordinario della Provincia Alberto Ardia. Piazza San Secondo sarà il cuore pulsante dei festeggiamenti per le 68 candeline della nostra Repubblica. Alle 10.30 è prevista l’Alzabandiera alla presenza dei picchetti delle forze di polizia e delle rappresentanze delle associazioni combattentistiche, della Protezione Civile e della Croce Rossa. A seguire avverrà la consegna dei diplomi delle Onorificenze dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana” e delle Medaglie d’Onore a militari e civili deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto. Alle 17.30 è prevista la cerimonia dell’ammaina bandiera. I festeggiamenti termineranno alle 18 con il concerto della banda Città di Asti “G. Cotti” diretta dal maestro Sandro Satanassi. Fra i momenti più toccanti dei festeggiamenti proprio la consegna delle onorificenze di cavaliere e commendatore conferiti dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ai cittadini che si sono particolarmente distinti nel settore economico, sociale, culturale e artistico. Sono nove le persone che  riceveranno l’onorificenza di cavaliere. Si tratta di Giancarlo Cioffi, di Canelli, degli astigiani  Pier Franco Ferraris, Pier Luigi Gambino, Antonio Guarene, Gianni Miroglio, Alfredo Poletti, Giuseppe Toledo, Fausto Tullio e del moncalvese Alessandro Ricci. Il professor Giorgio Calabrese invece riceverà il titolo di commendatore della Repubblica. Due poi le medaglie d’onore concesse dal capo dello Stato a cittadini deportati e internati nei campi di concentramento nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Si tratta di Aldo Rosa, 91 anni, abitante a Portacomaro, e di Aldo Ratti, classe 1911 e scomparso nel 2000. Sarà il figlio Flavio a ricevere per il padre la preziosa medaglia.